Perché gli altri dimenticano. Memorie di un sopravvissuto ad Auschwitz - 9788834123744

Perché gli altri dimenticano. Memorie di un sopravvissuto ad Auschwitz: A pochi è stato dato di uscire vivi dal campo di concentramento istituito dalle SS tedesche a Birkenau-Auschwitz II. Poter narrare quanto avveniva in quelle terre, descrivere le scene d'orrore, ricordare con un brivido di raccapriccio lo scempio che vi si faceva, non solo della carne ma anche dell'anima umana e d'ogni sentimento civile, è dato a pochi; e pochissimi, al pari di me, ebbero la sorte di penetrare nei più misteriosi recessi di quei maledetti recinti e di assistere, sopravvivendo, allo sfacelo di migliaia e migliaia di esseri umani di quasi tutte le nazioni d'Europa; di tutte quelle nazioni che dal 1° settembre 1939 fino ai primi albori del 1945, la brutalità germanica asservì e domò con la paura della sua potenza militare, deportandone in massa gli abitanti che non riusciva ad uccidere subito con le armi, per farli marcire nei vari campi di concentramento che pullulavano in tutta l'Europa occupata dai germanici o dai loro satelliti, da Belgrado a Dachau, da Buchenwald a Gleiwitz.
A few were given to leave the concentration camp set up by the German SS in Birkenau-Auschwitz II alive. To be able to narrate what happened in those lands, to describe the scenes of horror, to remember with a shudder of horror the havoc that was made there, not only of the flesh but also of the human soul and of every civil feeling, is given to a few; and very few, like me, had the fate of penetrating the most mysterious recesses of those cursed enclosures and of witnessing, surviving, the disintegration of thousands and thousands of human beings of almost all the nations of Europe; of all those nations that from 1 September 1939 until the early dawn of 1945, Germanic brutality encomused and tamed with fear of its military might, deporting en masse the inhabitants who could not kill immediately with weapons, to make them rot in the various fields concentration forces that were teeming throughout Europe occupied by the Germans or their satellites, from Belgrade to Dachau, from Buchenwald to Gleiwitz.