Conoscenza ordinaria e senso comune - 9788856844795

Conoscenza ordinaria e senso comune: Il senso comune, che ha costituito sempre un tema centrale nella storia del pensiero filosofico occidentale, è stato considerato nel corso dei secoli da molteplici prospettive, non di rado contrapposte, che testimoniano quanto sia arduo "costringerlo" entro i limiti di una definizione che aspiri ad essere ampiamente condivisa. Consapevole di tali difficoltà, l'Autore nella prima parte del volume illustra la nozione di senso comune, la sua complessa genesi e la sua plurivocità semantica, soffermandosi in particolare sulla "lezione" di Moore cui dedica uno specifico capitolo. L'Autore, inoltre, propone una concezione del senso comune inteso come un insieme di credenze più o meno giustificate diffuse in un gruppo umano in un dato momento storico ed esamina al contempo i diversi processi inferenziali che si fondano sul senso comune. La seconda parte è dedicata alla natura e alla funzione della conoscenza ordinaria, nonché al ruolo svolto nella sua formazione dalle rappresentazioni mentali, che derivano dai processi percettivi e costituiscono una della modalità funzionali dell'organizzazione della conoscenza del mondo fenomenico. Tale forma di conoscenza, alla quale il senso comune contribuisce in misura notevole con il suo patrimonio di credenze, si costituisce non solo sulla base dell'attività percettiva, ma anche grazie ad informazioni provenienti da varie parti del SNC, rappresentando quindi uno strumento fondamentale per la conoscenza tanto del mondo quanto di se stessi.
Common sense, which was always a central theme in the history of Western philosophical thought, was considered over the centuries from multiple perspectives, often opposed, which testify how hard "force" within the limits of a definition that aspire to be widely shared. Aware of these difficulties, the author in the first part of the book discusses the notion of common sense, its complex Genesis and its ' plurivocality ' semantics, focusing in particular on the "lesson" from Moore that devotes a specific chapter. The author also proposes a conception of common sense, understood as a set of more or less justified beliefs prevalent in a human group in a given historical moment and examine the inferential processes that are based on common sense. The second part is devoted to the nature and function of ordinary knowledge, as well as the role played in its formation by mental representations, which result from the perceptual processes and constitute a functional mode of organization of knowledge of the phenomenal world. This form of knowledge, which common sense helps considerably with its heritage of beliefs, it is not only on the basis of the activity of perception, but also thanks to information from various parts of the CNS, representing a fundamental tool for the knowledge of the world than about themselves.