Labirinto Manhattan. Percezione e immagini di una città - 9788889671092

Labirinto Manhattan. Percezione e immagini di una città: New York, in particolare il borough di Manhattan, è la metropoli che da sempre gioca la sua immagine sul costante rapporto tra reticolo spaziale e sviluppo verticale, restando in bilico tra una situazione di collasso e un'espressività condotta agli estremi delle proprie potenzialità. Un'isola scoperta per caso, una colonizzazione che di fatto si rende necessaria, una città pensata inizialmente in sole due dimensioni. La silenziosa linearità della rete che giace ai suoi piedi si trasforma nel tempo nell'elemento generatore delle forme che la renderanno iconica. La Griglia cartesiana assume poco a poco una sua tridimensionalità, distorce lo spazio, ne plasma le architetture. Sottili impulsi fluiscono con basse frequenze al livello della strada, per poi esplodere in nuove articolazioni geometriche: cortine laterali continue e incredibilmente elevate formano le pareti di profondi canyon che incombono sull'osservatore. X, y e z diventano le tracce di tre piani di percezione che intersecandosi ci forniscono il profilo essenziale dell'attuale immagine di New York. Vuoto e materia, luci e ombre nelle interpretazioni letterarie, fotografiche e cinematografiche che hanno cercato di dare un senso al suo misterioso caos, vengono analizzati alla luce di una preliminare ricostruzione storica che si fa strada nell'infinito labirinto delle percezioni della più incredibile delle realtà urbane mondiali.
New York, particularly the borough of Manhattan, is the metropolis that always plays his image on the constant relationship between spatial pattern and vertical development, remaining poised between a situation of collapse and expressiveness conducted at the extremes of their potential. An island discovered by chance, a colonization which actually is required, a city designed initially in just two dimensions. The quiet linearity of net lying at her feet becomes over time in the element generator of forms that make it iconic. The Cartesian grid gradually assumes its three-dimensionality, distorts space, shapes the architectures. Subtle impulses flow with low frequencies at street level, then explodes in new geometric side curtains incredibly high and continuous articulations: form the deep canyon walls facing the observer. X, y and z become traces of three intersecting planes of perception that we provide the profile of the current image in New York. Emptiness and matter, light and shadow in literary, photographic and cinematographic interpretations that tried to make sense of the mysterious chaos, are analysed in the light of a preliminary historical reconstruction that makes its way into the infinite maze of perceptions of the most incredible cities in the world.