I canti dell'interregno - 9788899599072

I canti dell'interregno: "Questa silloge di Pina Piccolo raccoglie liriche che, procedendo a ritroso, vanno dal 2017 al 1974: ben quarantatré anni in cui i toni della poesia dell'autrice si sono modificati, passando dallo sdegno all'amarezza, al sarcasmo, al canto desolato, senza che si sia modificato l'oggetto, colto nelle sue multiformi manifestazioni e nei suoi "fenomeni morbosi". Gli stessi titoli delle sezioni in cui è suddivisa la raccolta segnano questo filo rosso. Titoli parlanti, potremmo definirli, con i quali si chiarisce il carattere di denuncia della poesia della poetessa italo-californiana che ribalta l'angolo visuale e osserva l'interregno da una prospettiva decentrata, sbilenca, postcoloniale. L'«interregno» non è un generico momento di transizione; non è nemmeno un non-luogo purgatoriale; e non è soprattutto una condizione esistenziale dell'io lirico, come l'uso del leopardiano «Canti» potrebbe indurre a credere. L'interregno è il nostro oggi, questo protratto periodo di attesa di una fenice che non risorge dalle proprie ceneri. L'interregno della Piccolo è il mondo minato dal capitalismo, dal consumismo, dal razzismo, dagli 'ismi' che hanno crivellato il Novecento." (Rosanna Morace)
"This anthology of Pina Small collects poems, proceeding backwards, from 2017 to 1974: as many as forty-three years in which the tones of the author's poetry has changed, moving from anger to bitterness, sarcasm, singing desolate, without editing the object, caught in its multifarious manifestations and in its "morbid phenomena". The same section headings that has divided the collection mark this thread. We could define them speakers titles, which clarifies the character of denunciation of poetry of Californian-Italian poet who flips the angle and observes the interregnum from a decentralized perspective, lopsided, postcolonial. The "interregnum" is not a generic time of transition; It's not even a non-place Purgatorial passage; and is not primarily an existential condition of the lyric, I like the use of on Leopardi's "songs" could lead one to believe. The interregnum is our today, this protracted waiting period of a Phoenix rising from the ashes don't. The interregnum of the smaller the world undermined by capitalism, consumerism, racism, the ' ISMS ' that have riddled the twentieth. " (Rosanna Morace)