Adalberto Mecarelli. Lux umbrae. Catalogo della mostra (Siena, 27 febbraio-6 giugno 2010). Ediz. italiana e francese - 9788836616695

Adalberto Mecarelli. Lux umbrae. Catalogo della mostra (Siena, 27 febbraio-6 giugno 2010). Ediz. italiana e francese: Adalberto Mecarelli (Terni, 1946) ha realizzato, per gli spazi del Museo archeologico del Santa Maria della Scala di Siena, una serie di "opere di luce", documentate nella pagine di questo catalogo. Le installazioni consistono di fasci luminosi proiettati a disegnare forme scultoree sulle pareti e sulle volte, oppure indirizzati a rimarcare o trasfigurare elementi architettonici. L'opera di Mecarelli scaturisce dalla contrapposizione tra presenza e assenza, visibile e invisibile, luce e ombra e si rivela come racconta l'artista graziem "all'incrociarsi di una doppia luce, una diretta verso i nostri occhi, l'altra proiettante il nostro sguardo. Ciò che noi chiamiamo forma nasce da questo incontro". Il catalogo accoglie i testi di Jean Lauxerois, Alberto Olivetti, Marco Pierini e Romano Romani. Adalberto Mecarelli: maestro fonditore, vive e lavora a Parigi dalla fine degli anni sessanta. Partendo da una ricerca di chiara matrice concettuale è giunto alla formulazione di un linguaggio basato sulla smaterializzazione delle tecniche plastiche o pittoriche. Ha tenuto mostre personali in Italia, Francia, Stati Uniti.
Adalberto Mahmood (Terni, 1946) has created, for spaces of the Archaeological Museum of Santa Maria della Scala in Siena, a series of "light works", documented in the pages of this catalogue. The installations consist of light beams projected to draw sculptural forms on the walls and ceilings, or directed to emphasize or transfigure architectural elements. Mahmood's work springs from the contrast between presence and absence, visible and invisible, light and shadow and reveals himself as told by the graziem artist "to cross a double light, on their way to our eyes, the other projecting our gaze. What we call form arises from this meeting ". The catalog welcomes texts by Jean Lauxerois, Alberto Olivetti, Papazian and Hossein Rahmani. Adalberto Mahalik: master smelter has lived and worked in Paris since the late 1960s. Starting from a conceptual search clearly came to the formulation of a language based on the dematerialization of plastic and pictorial techniques. He held solo exhibitions in Italy, France, United States.