Archetipi del sottosuolo. Sogno, allucinazione e follia nella cultura francese del XIX secolo - 9788856845266

Archetipi del sottosuolo. Sogno, allucinazione e follia nella cultura francese del XIX secolo: Archetipi del sottosuolo è un'antologia di testi medico-filosofici, per la maggior parte inediti in Italia, in cui affiora una singolare quanto suggestiva rappresentazione della vita onirica. Ma il discorso medico sul sogno inevitabilmente conduce su altre strade, sconfina in altri campi del sapere: antropologia, letteratura, arte, sociologia, fino a coinvolgere tutti gli aspetti della vita diurna degli uomini del XIX secolo. Agli occhi dello scienziato dell'Ottocento la fisiologia del sonno coincide con uno stato patologico del sogno. Allucinazioni, deliri, epilessia, isteria, catalessi, sonnambulismo, alienazione mentale sono tutti fenomeni che, in un modo o in un altro, sono riconducibili all'immagine di un corpo sognante. Un corpo che, a causa della sua natura proteiforme e metamorfica, si trasforma liberamente, senza poter essere bloccato, cristallizzato in una diagnosi definitiva. Ed è proprio attorno a questo nucleo originale della patologia onirica, di cui l'incubo costituisce l'accesso che "riecheggia - come direbbe Didi-Huberman il pathos del tempo" e affiora il lato sintomatico di ogni cultura, la sua radice primitiva e arcaica formicolante di tutte quelle immagini insepolte destinate a sopravvivere nelle pulsioni, nelle angosce e nel terrore che la loro apparizione suscita agli occhi del sognatore paralizzato e pietrificato all'improvviso dallo sguardo di Medusa.
Archetypes of the subsoil is an anthology of medical-philosophical texts, mostly unpublished in Italy, in which emerges a unique and evocative depiction of dream life. But the talk inevitably leads on other roads on the dream doctor, digresses into other fields of knowledge: anthropology, literature, art, sociology, to involve all aspects of day of men of the 19th century. In the eyes of the scientist of the 19th century the physiology of sleep coincides with a pathological condition of the dream. Hallucinations, delusions, epilepsy, hysteria, insanity, somnambulism, trance are all phenomena which, in one way or another, are related to the image of a dreamy body. A body that, because of its protean nature and metamorphic, turns freely, without being blocked, crystallized into a definitive diagnosis. And it is precisely around this original nucleus of dreamlike pathology, whose nightmare is the access that "Didi-Huberman-echoes-quoting the pathos of time" and emerges the symptomatic side of each culture, its primitive root and archaic tingling of all those pictures meant to survive my unburied in instincts, in anguish and terror that their appearance elicits in the eyes of the dreamer paralyzed and petrified suddenly from the look of jellyfish.