L'arma segreta della Francia in Africa. Una storia del franco CFA - 9788893255660

L'arma segreta della Francia in Africa. Una storia del franco CFA: Quando le sue colonie in Africa ottennero l'indipendenza, all'inizio degli anni Sessanta, la Francia eseguì un gioco di prestigio formidabile. Pur riconoscendo ufficialmente la sovranità politica dei nuovi Stati, mantenne il controllo delle loro economie grazie a un'arma tanto potente quanto invisibile: il loro sistema monetario. La Francia, infatti, esercitò una forte pressione sulle ex colonie affinché continuassero a utilizzare la moneta in uso in quei paesi fin dal 1945: il franco CFA, una moneta emessa e controllata da Parigi. Il franco CFA è così diventato il cordone ombelicale che ha continuato a stringere il collo delle ex colonie e che ancora oggi - a più di mezzo secolo dalla fine del colonialismo francese - garantisce alla Francia il controllo di un'enorme area economica in Africa. Oggi sono quindici gli Stati africani - con una popolazione complessiva di 162 milioni di persone - che appartengono alla cosiddetta "zona del franco". Da diversi anni il franco CFA è al centro di un acceso dibattito, non solo in Francia. Secondo il governo francese, il franco CFA è un fattore di integrazione economica e di stabilità monetaria e finanziaria. Per contro, secondo gli oppositori della moneta - che include numerosissimi economisti e intellettuali africani (e non solo) -, essa rappresenta a tutti gli effetti una forma di «schiavitù valutaria» che impedisce lo sviluppo delle economie africane. Come scrivono gli autori del libro, «negli ultimi anni si sono moltiplicate le voci - in strada, sui social network, nei circoli intellettuali o artistici - che chiedono la fine del fr
When its colonies in Africa gained independence in the early 1960s, France played a formidable game of prestige. While officially acknowledging the political sovereignty of the new states, it retained control of their economies thanks to a weapon as powerful as it was invisible: their monetary system. France, in fact, exerted strong pressure on the former colonies to continue to use the currency in use in those countries since 1945: the CFA franc, a currency issued and controlled by Paris. The CFA franc has thus become the umbilical cord that has continued to tighten the neck of the former colonies and that even today - more than half a century after the end of French colonialism - guarantees France control of a huge economic area in Africa. Today there are fifteen African states - with a total population of 162 million people - that belong to the so-called "franc zone". For several years the CFA franc has been at the centre of a heated debate, not only in France. According to the French government, the CFA franc is a factor of economic integration and monetary and financial stability. On the other, according to opponents of the currency - which includes many African economists and intellectuals (and not only) - it represents, in all respects, a form of 'currency slavery' that prevents the development of African economies. As the authors of the book write, "in recent years there have been increasing voices - in the street, on social networks, in intellectual or artistic circles - calling for the end of the fr