Non è vero ma ci credo. Immagini; simulacri; inganni - 9788877708755

Non è vero ma ci credo. Immagini; simulacri; inganni: Un straordinario percorso lungo la storia del cinema e della fotografia nell'analisi di moltissimi casi di falsificazione storica. Spesso la fotografia è una messa in scena o una messa in posa (l'espugnazione di Porta Pia nel 1870) o addirittura una finta istantanea (i fotogrammi con gli attori nei ruoli di Lenin e dei membri del Comitato centrale del Pcus nel film Ottobre sono fatti passare per quelli veri). Con Lenin prima e Stalin poi, la finzione cinematografica prende il posto della verità. Altrettanto con Mussolini, vera e unica star del regime, che utilizzò il cinema come mezzo di propaganda, e realizzò Cinecittà, l'Istituto Luce, il Centro Sperimentale di Cinematografia. E ancora, i video del terrore di Al Qaeda, la foto simbolica dell'iraniana Neda, l'enigma dell'immagine della Sindone fotografata in negativo, l'inquietante Blade Runner dove l'immagine, il replicante, sfugge al suo creatore, in un mondo ossessionato dalla Tv onnipresente come il Grande Fratello di Orwell.
An extraordinary journey through the history of cinema and photography in the analysis of many historical cases of forgery. Often photography is staged or posed (the capture of Porta Pia in 1870) or even a fake grab (the frames with the actors in the roles of Lenin and the members of the Central Committee of the Communist Party in October films are made to pass for real ones). With Lenin and Stalin before then, the fictional history takes the place of truth. Same with Mussolini, one true star of the regime, who used cinema as a means of propaganda, and Cinecitt??, the Istituto Luce, the Centro Sperimentale di Cinematografia. And yet, the video of Al Qaeda terror, the symbolic photo of Iranian Neda, the enigma of the image of the shroud photographed in negative, the ominous Blade Runner where the image, the replicant, escapes his creator in a world obsessed with Tv as ubiquitous as Orwell's big brother.