Cartolénaux-Cartoline. Poesie nel patois francoprovenzale dell'alta Val Grande di Lanzo. Ediz. critica - 9788862749381

Cartolénaux-Cartoline. Poesie nel patois francoprovenzale dell'alta Val Grande di Lanzo. Ediz. critica: 'Giancarla Pinaffo ha dentro di sé tutto il mondo francoprovenzale della Val Grande di Lanzo, è in perfetta sintonia con esso. Perciò ha saputo coglierne i messaggi, ha saputo leggere in quel sistema di simboli che in esso si sono accumulati nei millenni, passando dall'«indeterminazione» alla «determinazione», dall'«indifferenziato» al «differenziato». Attraverso l'analisi razionale, nella quale consiste la sua poesia, è riuscita «a ridurre a chiarezza il mito» (direbbe Cesare Pavese, anch'egli piemontese), a capire il significato ultimo di quel mondo. La sua è «arte contadina» in senso ampio, in quanto come ha scritto Carlo Levi non solo i contadini stricto sensu hanno dentro di sé quel sistema di relazioni che abbiamo descritto come caratteristico della civiltà rurale, ma anche gli altri uomini e le altre donne, che, grazie alla loro (...)'.
'Giancarla Pinaffo has inside her the whole French-Provencal world of Lanzo's Val Grande, she is in perfect harmony with it. Therefore, he was able to grasp the messages, he was able to read in that system of symbols that have accumulated in it over the millennia, going from "indeterminacy" to "determination", from 'undifferentiated' to 'differentiated'. Through rational analysis, in which his poetry consists, he was able "to reduce to clarity the myth" (say Cesare Pavese, also from Piedmont), to understand the ultimate meaning of that world. His is "peasant art" in a broad sense, because as Carlo Levi wrote, not only do the peasants have within them that system of relationships that we have described as characteristic of rural civilization, but also other men and women , which, thanks to their ...'.