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Solitudine e scrittura. Disallineamenti del tragico nella modernità - 9788871644394
di Gianmarco Pinciroli edito da Ibis, 2013
- Prezzo di Copertina: € 18.00
- € 17.10
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Solitudine e scrittura. Disallineamenti del tragico nella modernità
- Autore: Gianmarco Pinciroli
- Editore: Ibis
- Collana: Formazione e cultura
- Data di Pubblicazione: 2013
- Genere: letteratura
- Pagine: 239
- Dimensioni mm: 230 x 0 x 16
- ISBN-10: 8871644395
- ISBN-13: 9788871644394
Solitudine e scrittura. Disallineamenti del tragico nella modernità: In quanti modi diversi è possibile declinare la solitudine di chi scrive? L'analisi condotta in questo volume prende in considerazione figure di diverso rilievo - da Proust a Barthes, da Broch a Bernhard, da Celan a Walser, passando per Lévinas, Derrida e Agamben - appartenenti ad una modernità più o meno recente e a modalità di scrittura per lo più ambivalenti tra riflessione esplicitamente filosofica e segno letterario, per coniugarne il senso ai temi della tragicità, della formazione, dell'eticità. Che il nesso concettuale tra solitudine e scrittura, caratterizzato da quei temi, sia decisamente tipico dello stato delle cose odierno, non impedisce comunque di pensare che colui che scrive oggi, o che ha scritto in passato, sia stato sempre solo. Per questo, piuttosto che assumere le ragioni di una catalogazione storica dei modi in cui tale condizione s'incarna, l'autore si affida prudentemente ad alcuni casi esemplari che, nella loro esperienza vissuta di scrittori, sembrano rendere quel nesso più eloquente. Soprattutto volendo salvaguardare la ricchezza semantica di una "solitudine scrivente", per così dire, inapparente, sempre sottesa, come un filo d'acciaio, a sorreggere il gioco funambolico dei contenuti di senso più insoliti: tutti in debito di fondazione rispetto a questo destino al tempo stesso esistenziale ed essenziale.
How many different ways you can decline the solitude of the writer?
The analysis conducted in this volume considers different figures-from Proust to Barthes, Broch to Bernhard, Celan to Walser, passing for L??vinas, Derrida and Agamben-belonging to a more or less recent and modernity in write mode mostly ambivalent between philosophical and literary reflection explicitly sign, to marry the sense to the themes of tragedy , training, ethics. The conceptual link between loneliness and writing, characterized by those issues, is typical of the State of affairs today, does not prevent, however, to think that one who writes today, or who has written in the past, it was always alone. For this, rather than assuming the reasons for historical catalogue of ways in which this requirement is embodied, the author relies on prudently at some case studies that, in their experience of writers, seem to make that link more eloquent. Especially wanting to preserve the semantic richness of a "lonely writer", so to speak, inapparent, always behind, like a steel wire, to support the game content more unusual way: every acrobatic owe Foundation than this fate existential and essential at the same time.
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