La questione della brocca - 9788884834638

La questione della brocca: Che cosa è una cosa? Circondati, talvolta assediati dalle cose, usiamo volentieri il termine "cosa" per parlare d'altro, dimenticando proprio quel che fa di una cosa una cosa (ad esempio, di una brocca una brocca). Quattro grandi filosofi del Novecento provano qui a ricordarcelo. Ragionando di vasi, di brocche, di manici, Simmel e Bloch, Heidegger e Adorno ci offrono quattro casi esemplari di quel ritorno alle cose stesse che è stato non solo la parola d'ordine di un movimento filosofico particolare, la fenomenologia, ma anche un complessivo orientamento del pensiero contemporaneo verso l'esperienza nella sua vivente corporeità: un'esigenza urgente di concretezza che non significa cedimento all'empirismo, ma piuttosto delicata empiria, scrupolosa dedizione agli oggetti, infaticabile svelamento dei loro infiniti strati di senso. Il lettore può sperimentare qui quattro diversi stili, profondamente affini ma anche irriducibili nelle loro peculiarità, con cui la filosofia è tornata ad accostarsi ai molteplici sensi delle cose: a partire dal senso estetico, quello che in primo luogo e originariamente ci dischiude l'oggetto in quanto cosa della percezione e dell'immaginazione, aprendoci al mondo.
What is a thing? Surrounded sometimes besieged by things, we use the term "thing" to talk about something else, forgetting just what makes something something (for example, by a pitcher a pitcher). Four great philosophers of the twentieth century are trying here to remind us. Discoursing vases, jugs, handles, Simmel and Bloch, Heidegger and Adorno we offer four case studies of that back to the things themselves which was not only the watchword of a particular philosophical movement, Phenomenology, but also an overall orientation of contemporary thought to experience in his living body: an urgent need for concreteness which does not mean yielding to empiricism but rather delicate empiricism, scrupulous devotion to objects, indefatigable unveiling of their infinite layers of meaning. The reader can experience here four different styles, similar but also deeply diehards in their peculiarity, with which philosophy is once again approaching the multiple senses of things: starting from the aesthetic sense, what first and originally there opens the object in that thing of perception and imagination, opening ourselves to the world.