Uno, nessuno e centomila - 9788807900396

Uno, nessuno e centomila: "Uno, nessuno e centomila" (1926) fu definito da Pirandello "romanzo testamentario". Si tratta infatti del suo ultimo romanzo e segna il culmine della riflessione sulla disgregazione del soggetto iniziata con "Il fu Mattia Pascal" (1904). Attraverso la tragedia di Vitangelo Moscarda - che scopre di essere estraneo a se stesso, "costruito" dagli altri a modo loro, molteplice quante sono le situazioni in cui si trova - Pirandello costruisce una delle rappresentazioni più efficaci dell'assurdità dell'uomo moderno, e delinea la sua filosofia. Alla base della sua visione del mondo, come mostra il filosofo Remo Bodei, c'è la sfiducia che l'uomo possa accrescere la sua coscienza in modo positivo attraverso la messa in luce e il superamento delle contraddizioni.
"One, no one and one hundred thousand" (1926) was defined by Pirandello novel "testament". This is his latest novel and marks the culmination of the reflection on the disintegration of the subject began with "Il fu Mattia Pascal" (1904). Vitangelo Moscarda through tragedy-which turns out to be a stranger to himself, "built" by others on their own, manifold as there are situations in which you find most effective performances of Pirandello builds an absurdity of modern man, and outlines his philosophy. At the base of his worldview, as the philosopher Remo Bodei, there is the distrust that man can increase his conscience in a positive way through the highlighted and overcoming the contradictions.