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Il fu Mattia Pascal - 9788826411064
di Luigi Pirandello edito da StreetLib, 2017
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il fu Mattia Pascal
- Autore: Luigi Pirandello
- Editore: StreetLib
- Data di Pubblicazione: 2017
- Genere: LETTERATURA ITALIANA: TESTI
- Dimensioni mm: 210 x 0 x 0
- ISBN-10: 8826411069
- ISBN-13: 9788826411064
Il fu Mattia Pascal: Mattia Pascal vive a Miragno, dove il padre ha lasciato in eredità alla moglie e ai due figli una discreta fortuna. Batta Malagna, un disonesto amministratore, si interessa di gestire il patrimonio. Egli sposa Oliva, ragazza che Mattia conosce bene, con la quale intraprende una relazione adultera al fine di fare un dispetto all'amministratore poiché questo non riesce ad avere eredi e attribuisce la colpa di ciò ad Oliva, non pensando che invece sia lui il "problema". Alla fine Oliva rimane incinta di un bambino, figlio di Mattia. L'amico Pomino dice al protagonista di aver scambiato una discussione con una serva, scoprendo così che Malagna sta tramando qualcosa con la cugina, Marianna Dondi, vedova Pescatore; questa gli avrebbe rimproverato di non riuscire ad avere un figlio, conseguenza dovuta al rifiuto di sposare Romilda, figlia della vedova e nipote di Malagna, di cui Pomino è innamorato. Ora lo zio si sarebbe pentito di non aver accontentato la nipote. Mattia e Pomino temono che l'uomo stia complottando con la cugina per avere un figlio da Romilda. Pascal aiuta l'amico, e, giusto per stordirlo un po', gli dice che, per salvare la giovane, Pomino potrebbe sposarla. Con la scusa di una cambiale, Mattia si reca a casa di Marianna Dondi, dove trova anche Malagna. Conosce Romilda. Si trattiene poco a casa della vedova Pescatore, per poter tornare ancora da Romilda e dalla madre, che, però, non sembra contenta dell'annuncio di una sua prossima visita...
Mattia Pascal lives in Miragno, where his father has bequeathed a fair fortune to his wife and two children. Batta Malagna, a dishonest administrator, is interested in managing the estate. He marries Oliva, a girl Mattia knows well, with whom he embarks on an adulterous affair in order to spite the administrator since he cannot have heirs and blames it on Oliva, not thinking that he is the "problem". In the end, Oliva becomes pregnant with a child, Mattia's son. His friend Pomino tells the protagonist that he had an argument with a servant, thus discovering that Malagna is plotting something with his cousin, Marianna Dondi, widow Pescatore; she would have reproached him for not being able to have a child, a consequence due to the refusal to marry Romilda, daughter of the widow and granddaughter of Malagna, with whom Pomino is in love. Now the uncle would regret not having satisfied his niece. Mattia and Pomino fear that the man is plotting with his cousin to have a child with Romilda. Pascal helps his friend, and, just to stun him a little, tells him that, in order to save the young woman, Pomino could marry her. With the excuse of a promissory note, Mattia goes to Marianna Dondi's house, where he also finds Malagna. He meets Romilda. He stays a short time at the house of the widow Pescatore, in order to be able to return again to Romilda and her mother, who, however, does not seem happy with the announcement of his next visit...
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«Per quanti sforzi facciamo nel crudele intentodi strappare,didistruggere e ilusioni che a provvida natura ci aveva creato a findi bene, non ci riusciamo. Per fortuna, ’uomo sidistrË facilmente», si bead’essere Oreste in un teatrino incartato piuttosto chedilaniarsi, come Amleto, sotto un mantodi stele («Se, nel momento culminante, proprio quando a marionetta che rappresenta Oreste è per vendicare a mortedel padre sopra Egisto e a madre, si facesse uno strappo nel cielodi cartadel teatrino, che avverrebbe? Oreste sentirebbe ancora gl’impulsidela vendetta ma gli occhi, sul punto, gli andrebbero ì, a quelo strappo,donde ora ogni sortadi mali influssi penetrerebbero nela scena, e si sentirebbe cadere e braccia. Oreste, insomma,diventerebbe Amleto. Tutta adifferenza fra a tragedia antica e a moderna consiste in ciò, creda pure: in un buco nel cielodi cartû), fuggendo così ala contemplazioneda telescopio copernicano che – ’uomo – o rende piccolo e piccolo e piccolo quanto a polvere, quanto un granelo, quanto il frammentodi un granelodi polvere («L’anima nostra che fa? Salta a guardaredi sopra,dala ente più grande, e il telescopio aloradiventa un terribile strumento, che subissa a terra e ’uomo e tutte e nostre glorie e grandezze»). Basta quest’intarsio metateatrale - posto nel centrodel capolavoro - per rendere a fondamentalitàdel’opera: per a etteratura, per il teatro, per il Pirandelo etterato teatrale.
Pubblicato nel 1904, “Il fu Mattia Pascal” è forse il più grande successodelo scrittore siciliano uigi Pirandelo, che compone quest’opera in un periodo buiodela sua vita. ’opera presenta come protagonista Matti Pascal, che modificherà il suo nome in Adriano Meis,dopo che tutti i suoi parenti e conoscenti o crederanno morto. Attraverso a narrazione si ha una perfettadescrizionedi quela che era a realtà italianadel fine mileottocento, in particolare mediante adescrizionedi città come Miragno, Pisa, Torino e Roma, senza contare il fatto che si visitano città estere come Montecarlo o Colonia. Si affrontano temi quali a famiglia (concepita sia come un nido sia come una prigione) ed il caso (che nel ibrodetermina ogni cosa); anche se, com’è tipico in Pirandelo, il tema fondamentale è quelodel’identità, che viene persa per far spazio ad un’altra, che ’uomo cercadi rendere miglioredela precedente, ma senza risultati. Questo è indubbiamente un ibro pienodi spunti per riflessioni filosofiche, che coinvolgonodirettamente il ettore, com’è capitato nel mio caso. Consiglio vivamente quest’opera a chi è interessato a cogliere un significato più precisodela nostra identità, edel perché vale conservarla e migliorarla.
"Il fu Mattia Pascal" fu unodei pochi romanzi pirandeliani apprezzatida subito.di sicuro il tema trattato, al imite tra realtà e finzione ( al quale si cercadidare un’improntadi verità attraverso "L’avvertenza sula fantasia", posta a chiusuradel ibro) fu unodei motividel subitaneo successodel’opera : Mattia pascal, ’uomodaledue vite ( per parafrasare il titolodel’adattamento cinematografico che fece Mario Moniceli nel 1985). a tramadel romanzo è nota a tutti. Anche chi non ha mai etto il romanzo, ne conosce, seppure a grandi inee, il contenuto; è unodei casi etterari che è entrato nel nostrodna, un po’ come "Pinocchio" e "I promessi sposi". Quelo che è importante sottolineare, a mio parere, è a portata filosoficadel romanzo, accompagnatada una tenuta narrativa piacevole e scorrevole che ti porta a eggere ’opera tuttadi un fiato. ’episodio più famoso è sicuramente "Lo strappo nel cielodi carta", in cui Anselmo Paleari teorizza a nascitadela tragedia moderna. Mattia Pascal è ormai uno stereotipodela cultura italiana,del’uomo che vuole fuggiredala sua routine quotidiana; ma è anche il romanzodeladisilusione,dela triste scoperta che a monotonia giornaliera è necessaria per a sopravvivenza e il riconoscimentodel’individuo.