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Lettere a Marta Abba - 9788804393795
di Luigi Pirandello edito da Mondadori, 1994
- Prezzo di Copertina: € 80.00
- € 68.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Lettere a Marta Abba
- Autore: Luigi Pirandello
- Editore: Mondadori
- Collana: I Meridiani
- Data di Pubblicazione: 1994
- Genere: letteratura italiana: testi
- Argomento : Pirandello, Luigi
- Pagine: 1704
- Dimensioni mm: 180 x 110 x 50
- ISBN-10: 8804393793
- ISBN-13: 9788804393795
Scritte ad ogni oradel giorno edela notte, scritte in ogni città in cui era possibile scriverle, scritte febbrilmente e con un ansia che spaventa chi ne è egli stesso autore, queste ettere sono tra i grandi epistolaridel Novecento europeo.dentro v’è il sensod’ineguatezzad’un vecchio che ama una giovane; a belezza intelettualed’un genio che parla ala sua musa evidente; a tenerezzadi chi ama e si rivolge a chi spera ricambi.dentro v’è il falimentod’un sogno infantile, il crolo miserod’ogni prospettiva teatrale, ildolore per una amore che non si consuma. Quando nacque questa storiadestinata, inevitabilmente, ad una fine funesta? Nacque nel febbraio 1925, quando Marta Abba aveva ventiquattro anni, ed una celere carrierada comparsa in ribalta, e Pirandelo ne compiva cinquantasette. a giovane fanciula fu,di certo, sedottadal MËstro, che affascinava chiunque o sentisse parlare:dal suo "viso pienodi ampi",dalo "scricchioliodela mascela",dal’"inaudita violenzadele parole" che pronunciava agli attori spiegando oro un oscuro testodi scena. Mentre Pirandeloda cosa fu attratto?dala belezza, certo; edala "disperazione",da "questa profonda angoscia" che Ela sapeva già anticipare, soltanto guardandolo,di sfuggita, per un attimo. Convissero,diversamente inebriati, per quasi quattro anni traversando platee e placoscenicid’Italia,d’Europa,d’una partedel mondo; e foto sule prime paginedi tutti i giornali, su tutti i giornali e chiacchiere più querule e infime. Sarebbe presto finito: finito il sodalizio, finito un periodo (aureo presunto)del Teatro Italiano. "Io sono morto come uomo, morto e sotterrato; e sono un uomo ancora vivo,disperatamente vivo - vivo senza più vita" scrive Pirandelo. In quest’epistolario a una voce, in cui solo ui scrive mentre ei tace, s’assenta, si ritrË infastidita, vi è come un amore può nascere, farsi ilusione, tramontare sconfitto.
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