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Il dovere di continuare a pensare. Interventi, saggi e recensioni - 9788875881146
di Pietro Piro Fiorillo C. (cur.) edito da Petite Plaisance, 2013
- € 12.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il dovere di continuare a pensare. Interventi, saggi e recensioni
- Autori : Pietro Piro Fiorillo C. (cur.)
- Editore: Petite Plaisance
- Collana: Divergenze , Nr. 49
- Data di Pubblicazione: 2013
- Genere: FILOSOFIA OCCIDENTALE MODERNA
- Pagine: 128
- Curatore: Fiorillo C.
- ISBN-10: 8875881146
- ISBN-13: 9788875881146
Il dovere di continuare a pensare. Interventi, saggi e recensioni: "Il dovere di continuare a pensare" non è riservato ai filosofi. Al contrario, è proprio da parte di coloro che generalmente la società non indica come i "detentori del pensiero" che ci si aspetta qualcosa in più, uno sforzo nuovo e sincero in questa direzione. È l'intera società che deve imporsi il dovere di esercitare il pensiero critico. Pensare, poetare, sognare, diventano attività marginali e inattuali, inservibili al funzionamento di un enorme macchinario in cui l'uomo svolge la sua docile funzione d'ingranaggio. A questa logica mortifera non si può fare altro che contrapporre una febbrile attività improduttiva come leggere e rileggere il Don Quijote, immedesimandomi a piacere in Sancio o nel Cavaliere della Trista Figura; giocare a fare la parte del tonto e fingersi pazzo, elaborare lutti, sognare, escogitare piani rivoluzionari, piani di fuga, piani di resistenza. Amare i propri amici e pregare affinché i nemici rimangano tali. Girovagare senza meta e senza scopo e infine pensare. Il dovere di continuare a pensare non ha nessun carattere costrittivo. Si tratta di sperimentare la gioia del vivere. Sentirla, coltivarla, diffonderla.
"The duty to continue to think" is not restricted to philosophers. On the contrary, it is precisely by those who generally the company does not indicate how the "keepers of the thought" you would expect something new and sincere effort in this direction. And society as a whole that must impose the duty to exercise critical thinking. Think, write poetry, dream, become marginal activities and meditations, useless to operate a huge machinery in which man plays his docile gear function. To this deadly logic we cannot do anything but oppose a feverish unproductive activities like reading and rereading the Don Quijote, identifying myself as desired in the Knight of the rueful countenance or Sancho; playing the part of tonto and pretending to be insane, elaborate mourning, dreaming, devise revolutionary plans, escape plans, plans of resistance. Love their friends and pray that remain enemies. Wander aimlessly and without purpose and ultimately think. The duty to continue to think has no binding character. It is to experience the joy of living. Hear it, cultivate it, spread it.
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