Colpo grosso. Bande e solisti della rapina all'italiana - 9788887578874

Colpo grosso. Bande e solisti della rapina all'italiana: Documentato come un'inchiesta, appassionante come un poliziesco, tragico come un noir. La storia della rapina all'italiana è fatta di vicende e nomi assai noti: la "tuta blu" di via Osoppo Ugo Ciappina, "il solista del mitra" Luciano Lutring , il "compagno bandito" Pietro Cavallero, il "ladro cortese" Horst Fantazzini, "faccia d'angelo" Francis Turatello, il capo del clan dei Marsigliesi Albert Bergamelli, il "bel René" Vallanzasca, Francesco Gorla e Sebastiano Mazzeo, gli spietati mitraglieri di via Imbonati, il giustiziere rosso Cesare Battisti. Sul fronte delle vittime, il benzinaio Francesco Cutuli, che nel 1995 a Carate Brianza freddò due rapinatori e nel 2003 fu assolto da ogni accusa, aprendo quella stagione di discussioni e polemiche che dura ancora oggi, circa i limiti della legittima difesa o il presunto diritto di ciascuno a farsi giustizia da sé. Epicentro del "fenomeno" la città di Milano e il suo hinterland: la capitale finanziaria d'Italia, nel primo e secondo dopoguerra, è stata il principale teatro dei più sanguinosi ed eclatanti episodi criminali legati al denaro, un delirio senza confini di classe, ideologici o morali, sullo sfondo di un'Italia che cambia. Ma non è tutto. C'è la "rapina del secolo" messa a segno dal terrorista nero Valerio Viccei a Londra nel 1987: sessanta milioni di sterline (centocinquanta miliardi di vecchie lire) in gioielli e valori, prelevati senza colpo ferire dal deposito più blindato al mondo, il Knightsbridge Safe Deposits Center dei Lloyd's. O la rapina più balorda, quella simulata nel 1997 dagli "amanti di Capriolo", paesino
Documented as an investigation, exciting as a detective story, tragic as a noir. The history of the Italian robbery is made up of well-known events and names: the "blue suit" of via Osoppo Ugo Ciappina, "the soloist of the miter" Luciano Lutring, the "bandit companion" Pietro Cavallero, the "courtly thief" Horst Fantazzini, "angel face" Francis Turatello, the head of the Marseillaise clan Albert Bergamelli, the "beautiful René" Vallanzasca, Francesco Gorla and Sebastiano Mazzeo, the ruthless machine gunners of Via Imbonati, the red executioner Cesare Battisti. On the front of the victims, the gas station Francesco Cutuli, who in 1995 in Carate Brianza colded two robbers and in 2003 was acquitted of all charges, opening that season of discussions and controversies that still lasts today, about the limits of legitimate defense or the alleged right of everyone to take justice for themselves. The epicenter of the "phenomenon" is the city of Milan and its hinterland: the financial capital of Italy, in the first and second post-war periods, was the main theater of the bloodiest and most striking criminal episodes related to money, a delirium without class boundaries, ideological or moral, against the background of a changing Italy. But that's not all. There is the "robbery of the century" carried out by the black terrorist Valerio Viccei in London in 1987: sixty million pounds (one hundred and fifty billion old lire) in jewels and valuables, taken without a shot from the most armored deposit in the world, the Knightsbridge Safe Deposits Center of Lloyd's. Or the most bizarre robbery, the one simulated in 1997 by the "lovers of Roe Deer", a village