Siamo di nuovo greci. Dopo Colli e dopo Wittgenstein - 9788867881482

Siamo di nuovo greci. Dopo Colli e dopo Wittgenstein: Qui si discute con Colli e con Wittgenstein. Non li si racconta. E si discute su un aspetto del pensiero di Colli e di Wittgenstein e su un altro ancora. Saltellando. Del resto una trattazione sistematica di un pensiero, che non lo è, sarebbe falsa, non soltanto faticosa. E le critiche ai loro pensieri sono elementi di un omaggio, perché solo i grandi meritano di essere contestati. In questo scritto si rende dunque omaggio a due filosofi tra i maggiori degli ultimi secoli, Colli spesso trattato come un filologo o, peggio, come un mistico visionario orfico. Il secondo come un analitico o come un linguista. No, Colli e Wittgenstein sono filosofi ma, soprattutto, sono filosofi greci e sappiamo che, senza i greci, in filosofia non si comincia neppure. E senza Colli e Wittgenstein, in filosofia non si comincia neppure.
Here we discuss with Colli and with Wittgenstein. It is Not told. And It is discussed on one aspect of the thought of Colli and Wittgenstein and on yet another. Hopping. Moreover, a systematic treatment of a thought, which is not, would be false, not only tiring. And the criticisms of their thoughts are elements of a tribute, because only the great ones deserve to be challenged. In This writing he thus pays homage to two philosophers among the most important of the last centuries, Necks often treated like a philologist or, worse, as a mystical visionary orphic. The second as an analytical or as a linguist. No, Colli and Wittgenstein are philosophers but, above all, they are Greek philosophers and we know that, without the Greeks, in philosophy one does not begin either. And without Necks and Wittgenstein, in philosophy one does not begin either.