Sia lodato Bartali. Il mito di un eroe del Novecento - 9788832827132

Sia lodato Bartali. Il mito di un eroe del Novecento: "Sia lodato Bartali": in questi termini un quotidiano plaude, il 24 luglio 1948, alla vittoria di Gino Bartali al Tour de France. Quel titolo suona oggi ironico, ma allora era assolutamente privo di scherno perché rivolto a un personaggio oggetto di una venerazione quasi religiosa. Proprio per questo il trionfo in terra francese assunse il sapore di un evento miracolistico che, secondo una vulgata largamente diffusa, avrebbe sdrammatizzato la rivoluzione nella quale l'Italia rischiava di precipitare dopo l'attentato al leader comunista Palmiro Togliatti. Singolare davvero è la storia di Gino Bartali proclamato nel 2018 cittadino onorario di Israele per aver contribuito, durante la Seconda Guerra Mondiale, a salvare centinaia di ebrei. Nella seconda metà degli anni Trenta il ciclista fu al centro di una vera e propria beatificazione da parte del mondo cattolico che attorno alla sua figura creò il mito del «magnifico atleta cristiano» contrapponendolo all'eroe sportivo muscolare del fascismo. Nel dopoguerra Bartali contese a Fausto Coppi il primato della popolarità e la rivalità fra i due campioni si alimentò anche di motivi politici: al Bartali «cattolico e democristiano» le folle contrapposero il Coppi «comunista». Un vero e proprio duello politico e sportivo: a colpi di Guerra Fredda e di pedale.
"Let Bartali be praised": in these terms a newspaper applauds, on 24 July 1948, the victory of Gino Bartali at the Tour de France. That title sounds ironic today, but at the time it was absolutely free of ridicule because it addressed a character subjected to an almost religious veneration. Precisely for this reason the triumph on the land French took on the flavor of a miracle event that, according to a widely circulated vulgate, would have played down the revolution in which Italy risked to fall after the attack on the communist leader Palmiro Togliatti. Single indeed is the story of Gino Bartali proclaimed in 2018 honorary citizen of Israel for helping, during the Second World War, to save hundreds of Jews. In the second half of the 1930s the cyclist was at the center of a real beatification by the Catholic world that around his figure created the myth of the "magnificent Christian athlete" contrasting him with the muscular sporting hero of fascism. After the war Bartali disputed the primal record of popularity in Fausto Coppi and the rivalry between the two champions was also fueled by political motives: at the Bartali "Catholic and Christian Democrats" the crowds opposed the "Communist" Coppi. A real political and sporting duel: with the blows of the Cold War and pedal.