Pagelle commentata. Ediz. critica - 9788859607748

’Pagele’ - come racconta Gualberto Alvino (che fada curatore e commentatoredel’opera) - fu "un momento capitale nel’evoluzione stilisticadel prosatore più sperimentaledel Novecento italiano": il tomo, infatti, gli consente il passaggiodal "regimedele asse" (ovverodegli episodi trascritti in un unicodisegno narrativo, come fosse breve "blocco compatto") a quelodele "pagele": "brevi componimenti in sé conclusi, caretterizzatidala soppressionedel verbo ai modi finiti, con relativa ed inevitabiledisgregazionedi personaggi e vicende". Pizzuto, convintosi progressivamentedel’impossibilitàdi adottare uno schema narrativo tradizionale oramai inservibile, polverizza il flusso verbale rendendolo insiemedisfattodi micro-particelediscontinue. Rarefazione concettuale e contenutistica, orchestrazione post-modernadela testura fonica, ’Pagele’ vive soprattuttodel cicaleccio giocosodi terminidesueti e tintilanti che, suonando e risuonando, producono ripercussioni timbriche, paralelismi, strutture iterative. Siamo, per intenderci, al "Pizzuto ilegibile",definizionedi metodo più chedi merito: siamo al Pizzuto che (per citare il Joyce raccontatoda Curtius)diviene "formidabile costruttoredi puzzle intelettuali", risolvibili soprattutto scovando nel testo, nele suedinamiche celate e intestine, nele sue ossessioni escogitate e reiterate, nele sue citazionidisseminate e oscurate. MËstriadi motivi, questo "Pizzuto ilegibile".