Dante oltre il Medioevo. Atti dei Convegni in ricordo di Silvio Pasquazi - 9788863210354

Dante oltre il Medioevo. Atti dei Convegni in ricordo di Silvio Pasquazi: Il dantismo di Silvio Pasquazi, come anche si evince dagli scritti contenuti in questo libretto, è caratterizzato da una squisita sensibilità biblica ed è da affiancarsi, per questo, agli studi di Auerbach e di Singleton, cioè di autori per i quali il raffronto di Dante con la Bibbia non si limita ad un'ovvia registrazione di rimandi, ma scende nelle più profonde fibre del testo per riconoscere consonanze nello spirito e diremmo, nel _metodo' di scrittura (Scrivere come Dio, è il titolo di un importante libro su Dante di uno scrittore svedese). Scavando in profondità Pasquazi individuò nei quattro "sensi" dell'esegesi biblica cristiana, e, specialmente nel quarto e più alto, l'anagogia, la molla (se ci si passa il termine) dell'intera Commedia, la chiave interpretativa di un testo eccezionale che non si limitava a narrare, a inventare, ma che intendeva, attraverso il mezzo di una poesia altissima, mai tentata da uomo ("L'acqua ch'io prendo già mai non si corse" dirà Dante stesso nel Paradiso, II 7), coinvolgere sé stesso e il lettore in una tensione forte verso la piena realizzazione dell'uomo nell'eternità (ed è questo il significato di anagogia).
The dantismo of Silvio Harve, as evinced by the writings contained in this booklet, is characterized by its exquisite sensitivity, and biblical studies alongside Auerbach and Singleton, i.e. authors for whom Dante's comparison with the Bible does not merely an obvious record of references, but down in the deepest fibers of text to recognize consonance in the spirit and we would say in _ writing method (write like God, is the title of an important book on Dante Swedish writer). Digging deep Harve identified in the four "senses" of Christian biblical exegesis, and, especially in the fourth and highest, anagogia, spring (if you pass the deadline) to the entire comedy, the interpretation of a text that was not limited to narrate, to invent, but which he intended, through the medium of a poem, "the water that ever attempted by man (I never can you tell" Dante rides in Paradise 7, II), involving himself and the reader in a strong tension towards full realisation of man in eternity (and this is the meaning of anagogia).