I cunti de nonna Cia - 9788899679781

I cunti de nonna Cia: Inserito nella collana "I Taccuini" diretta da Raffaele Polo, "I Cunti da Nonna Cia" è l'omaggio sentito di un nipote, Fabio Placì, per la propria nonna ma al contempo diventa anche l'omaggio ad un dialetto e ad un intero territorio: il Sud Salento. Specchia città natale dell'autore e Taurisano città d'origine della nonna. Rielaborazione grafiche di scorci dei due paesi salentini si alternano ai frasi e motti raccolti dal nipote, quasi di nascosto, ma con il desiderio di fissare nella memoria i pensieri e la saggezza della sua Nonna Cia per donarla agli altri oltre che a se stesso. E come si legge nella bella prefazione del giornalista ed editore Raffaele Polo "Tornano i proverbi e la fragranza di un dialetto che non è quello, asettico e informale, della nostra quotidianità. Ma ripercorre il magico accento che aveva nelle parole, nelle cadenze, nei toni dei nostri nonni, degli anziani che, con umiltà e modestia, ci facevano dono del più grande tesoro in loro possesso: la saggezza, la sapienza che non ha tempo e non conosce confini, racchiusa nelle scarne parole di Nonna Cia che è la quintessenza di tutte le meravigliose donne salentine, vestite di nero e con l'animo proteso a consolare e carezzare 'li piccinni e le caruse' che poi eravamo noi, magari infastiditi da quel linguaggio, da quelle mani rugose, da quella bontà talmente evidente da farci commuovere e vergognare della nostra commozione...
Included in the series "The Notebooks" directed by Raffaele Polo, "The Cunti da Nonna Cia" is the heartfelt homage of a grandson, Fabio Placì, for his grandmother but at the same time also becomes a tribute to a dialect and an entire territory: the South Salento. Mirrors the author's hometown and Taurisano's hometown of his grandmother. Graphic reworking of glimpses of the two countries of Salentini alternate with the phrases and mottos collected by his nephew, almost secretly, but with the desire to fix in the memory the thoughts and wisdom of his Grandmother Cia to give it to others as well as to himself. And as the beautiful foreword by journalist and publisher Raffaele Polo reads, "The proverbs and fragrance of a dialect that is not that, aseptic and informal, of our daily life are back. But it traces the magical accent that he had in the words, in the cadences, in the tones of our grandparents, of the elderly who, with humility and modesty, gave us the greatest treasure in their possession: wisdom, wisdom that has no time and knows no boundaries, enclosed in the meagre words of Grandma Cia who is the quintessence of all the wonderful women from Salentine, dressed in black and with a soul outstretched to console and caress 'the little ones and the caruses' that then were us, perhaps annoyed by that language, by those wrinkled hands, by that goodness so obvious that we are moved and ashamed of our emotion...