Il prisma della memoria. Cultura, identità e mass media - 9788891762009

Il prisma della memoria. Cultura, identità e mass media: L'interesse per le dinamiche e i processi della memoria collettiva è oggi testimoniato da numerosi fattori convergenti, per cui il passato assume un inedito carattere di attualità in grado di condizionare pesantemente il presente. L'attuale memory boom è comprensibile rilevando come la memoria sia un fattore cruciale nella definizione delle identità e delle culture, in grado di permettere all'attore sociale - sia esso individuale o collettivo - di collocarsi e riconoscersi nel tempo e nello spazio. Declinata in modo peculiare nei differenti contesti socio-culturali, la tendenza a ristabilire la continuità con il passato, a preservarne e far conoscere le vestigia memoriali e materiali, spesso si accompagna alla volontà di riportare in superficie memorie negate, oppure relegate nei coni d'ombra delle meta-narrative pubbliche. Riferite ad alcuni casi specifici, le riflessioni contenute nel volume si rifanno sostanzialmente al dualismo senza memoria/abuso di memoria, nel tentativo di chiarire, all'epoca della mediatizzazione del ricordo, la complessità e le difficoltà del lavoro di memoria. Esso non può essere infatti relegato alla dimensione di semplice corollario scientifico, perché coinvolge la nostra stessa quotidianità: la memoria collettiva è come un prisma, in cui si riverberano immaginari, sensibilità, inquietudini sul presente e attese per il futuro.
The interest in the dynamics and processes of collective memory is now witnessed by numerous factors converged, for which the past takes on an unprecedented character of current events can impact heavily on the present. The current memory boom is understandable noting how the memory is a crucial factor in defining the identity and cultures, which could allow the social actor ??? be it individually or collectively-to position and recognize themselves in time and space . Available in a particular way in the different socio-cultural contexts, a tendency to reestablish continuity with the past, to preserve and make known the vestiges memorials and materials, often accompanied by the desire to bring to the surface memories denied, or pushed in the shadows of public meta-narratives. Referring to some specific cases, the reflections contained in this volume are based substantially on the duality without memory/memory, abuse in an attempt to clarify, at the time of the Mediatisation of remembrance, the complexity and difficulties of memory work . It cannot be relegated to mere corollary scientific dimension, because it involves our own everyday life: collective memory is like a Prism, which reverberate imaginary, sensitivities, concerns about the present and waited for the future.