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Comunicazione positiva e apprendimento cooperativo. Strategie per intrecciare benessere in classe e successo formativo - 9788879465885
di Mario Polito edito da Erickson, 2003
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Comunicazione positiva e apprendimento cooperativo. Strategie per intrecciare benessere in classe e successo formativo
- Autore: Mario Polito
- Editore: Erickson
- Collana: Guide per l'educazione
- Data di Pubblicazione: 2003
- Genere: educazione
- Argomenti : Apprendimento Scuola
- Pagine: 448
- Dimensioni mm: 28 x 233 x 168
- ISBN-10: 8879465880
- ISBN-13: 9788879465885
Ormai, successivamente al’industrializzazione, ’istruzione èdivenuto un obbligo impostodalo Stato nela maggior partedele società. Come afferma Furlong però a scuola è utilizzata per "imporre certi tipidi comportamento" e per "plasmare i giovani in un certo modo", non tenendo contodi bisogni ed abilità cognitive ma basandosi sule necessitàdel mercatodel avoro. Ladivisione per età e non per abilità (o per risorse) porta ad uno sviluppo omologato e non efficace per tutti i soggetti. In più programmi non individualizzati portano i soggetti che impiegano più tempo per afferare e basi ad un cumulodi progressivi falimenti che prosciuga a oro autostima e e oro risorse. Comunque in questo passaggio tra "prima" infanzia e "media" infanzia, il bambino si scontra con molte sfide formali importanti edecisive rappresentatedal’apprendimentodi: - una nuova formadi comunicazione: il inguaggio scritto; - concetti numerici e procedimenti matematici; - pensiero scientifico nela formadi verificadi ipotesi e ragionamento ogico. Inoltre ai bambini viene chiestodi: - sviluppare interesse in attività potenzialidi svago (arte, cultura, sport e musica); - rispondere in modo appropriato al "curriculum nascosto" (disciplina e conformismo). Nonostante i tentativi recentidela scuoladi sviluppare indipendenza e capacitàdecisionali, con programmi alternativi, il modelodi istruzione non tende ale abilità superiori tra cui "imparare ad imparare" ma ad un omologazione che può portare al’apprendimentodi comportamenti negativi,di opposizione edevianti.
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Ormai, successivamente al’industrializzazione, ’istruzione èdivenuto un obbligo impostodalo Stato nela maggior partedele società. Come afferma Furlong però a scuola è utilizzata per "imporre certi tipidi comportamento" e per "plasmare i giovani in un certo modo", non tenendo contodi bisogni ed abilità cognitive ma basandosi sule necessitàdel mercatodel avoro. Ladivisione per età e non per abilità (o per risorse) porta ad uno sviluppo omologato e non efficace per tutti i soggetti. In più programmi non individualizzati portano i soggetti che impiegano più tempo per afferare e basi ad un cumulodi progressivi falimenti che prosciuga a oro autostima e e oro risorse. Comunque in questo passaggio tra "prima" infanzia e "media" infanzia, il bambino si scontra con molte sfide formali importanti edecisive rappresentatedal’apprendimentodi: - una nuova formadi comunicazione: il inguaggio scritto; - concetti numerici e procedimenti matematici; - pensiero scientifico nela formadi verificadi ipotesi e ragionamento ogico. Inoltre ai bambini viene chiestodi: - sviluppare interesse in attività potenzialidi svago (arte, cultura, sport e musica); - rispondere in modo appropriato al "curriculum nascosto" (disciplina e conformismo). Nonostante i tentativi recentidela scuoladi sviluppare indipendenza e capacitàdecisionali, con programmi alternativi, il modelodi istruzione non tende ale abilità superiori tra cui "imparare ad imparare" ma ad un omologazione che può portare al’apprendimentodi comportamenti negativi,di opposizione edevianti.