Il piacere dell'arte. Pratica e fenomenologia del collezionismo contemporaneo in Italia - 9788860100542

Il piacere dell'arte. Pratica e fenomenologia del collezionismo contemporaneo in Italia: Come un bacillo virulento che si propaga in modo incontrollato, il collezionismo può indurre chi ne è affetto a veri e propri eccessi, come sgomberare case per lasciare posto alle opere o dilapidare interi patrimoni per una voglia di possesso così forte da diventare difficilmente governabile. Che cosa ne accende la scintilla? "Il piacere dell'arte" offre un quadro del collezionismo contemporaneo in Italia, che in tempi recenti ha assunto un passo sempre più autorevole non solo per l'intraprendenza delle iniziative, ma anche per la crescente progettualità che caratterizza molte raccolte. Partendo da fondamentali cenni storici, indagando quindi l'humus in cui sono emerse figure di spicco come Giorgio Franchetti, Giuseppe Panza e Marcello Levi e lasciando infine la parola ai protagonisti contemporanei, il libro mira anche a identificare le cause di una "mancata modernità" del collezionismo italiano, imbrigliato da vincoli come la notifica e un'IVA fra le più alte d'Europa. Se tali impedimenti burocratici e fiscali da un lato frenano il dialogo con le istituzioni, dall'altra danno luogo a un forte sviluppo dell'iniziativa privata favorendo l'apertura al pubblico di numerose fondazioni. È questo il tratto più peculiare del panorama italiano, una realtà complessa e ricca di sfaccettature le cui potenzialità risultano tanto più interessanti da indagare quanto più essa presenta una declinazione sociale e un carattere di organicità.
As a virulent Bacillus which spreads uncontrollably, the collectors can cause those affected to real excesses, such as clearing houses to make way for the works or squander entire fortunes to a desire to possess strong enough to become hardly governable. What ignites the spark? "The pleasure of art" offers a framework of collecting contemporary in Italy, which in recent times has taken an increasingly authoritative step not only for the resourcefulness of the initiatives, but also to the increasing planning that characterizes many collections. Starting from fundamental historical facts, investigating then the humus that have surfaced leading figures such as Giorgio Franchetti, Giuseppe Panza and Marcello Levi and leaving finally the word contemporary protagonists, the book also aims to identify the causes of a "lack of modernity" Italian collectors, harnessed by constraints such as notification and a VAT among the highest in Europe. If these bureaucratic obstacles and one hand holding back tax dialogue with institutions, on the other hand give rise to a strong development of private initiative by promoting the opening of many foundations. And this is the most distinctive trait of the Italian landscape, a complex and multifaceted whose potential requirement is all the more interesting to investigate as it presents a social and a font of declination organicity.