Pietro Cascella al planetario. I segreti del cielo. Catalogo della mostra (Roma, 16 dicembre 2010-20 marzo 2011). Ediz. illustrata - 9788837084561

Pietro Cascella al planetario. I segreti del cielo. Catalogo della mostra (Roma, 16 dicembre 2010-20 marzo 2011). Ediz. illustrata: La Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma riapre dopo due anni di restauri l'Aula ottagona delle Terme di Diocleziano, ai più nota come Il Planetario. Con l'occasione, lo spazio accoglie la mostra "Pietro Cascella al Planetario. I segreti del cielo" curata da Elena Pontiggia. Il binomio non è casuale. Infatti, in molti ricordano la suggestione del firmamento all'interno del Planetario che dal giorno della sua inaugurazione, il 28 ottobre 1928, detenne a lungo il primato di più grande d'Europa, grazie all'ampia maglia artificiale della calotta, sorretta da snelle colonnine in ghisa, e al proiettore Zeiss, lo straordinario macchinario donato dalla Germania all'Italia a parziale riparazione dei danni della prima guerra mondiale. Oggi vengono esposte 16 opere dello scultore scomparso nel maggio del 2008 che citano, tutte, il tema del cielo. "Sole, luna, meteore, volte celesti, costellazioni, astri ricorrono continuamente nella sua scultura, con valenze insieme complementari e antitetiche. Ci appaiono come elementi della natura e come presenze che la oltrepassano, come fonti di energia e come motivi di contemplazione, come figure circoscritte e come segni dell'infinito, come ricordi di imprese spaziali e come luoghi del mistero, come oggetto della scienza e come origine del mito", scrive Elena Pontiggia.
The Superintendence for archaeological heritage of Rome reopens after two years of restoration the octagonal hall of the baths of Diocletian, better known as the Planetarium. On this occasion, the space houses the exhibition "Pietro Cascella to the Planetarium. The secrets of heaven "curated by Elena Pontiggia. The combination is not accidental. In fact, many people remember the awesomeness of the firmament inside the Planetarium that from the day of its inauguration, the October 28, 1928, long held the distinction of being the largest in Europe, thanks to the large artificial mesh canopy, supported by slender cast iron columns, and the Zeiss projector, the extraordinary machine donated by Germany to Italy to partially repair the damage of World War I. Today exposes 16 works of the sculptor who passed away in May 2008 citing, all, the theme of heaven. "Sun, moon, stars, constellations, meteors, continually recur in the celestial times his sculpture, with Valances together complementary and antithetical. They appear as elements of nature and as attendances that transcend, as energy sources and as grounds for contemplation, as figures circumscribed and as signs of the infinite, as memories of spatial and enterprises as places of mystery, as an object of science and as the source of the myth ", writes Alex Parr.