Traffico d'organi. Nuovi cannibali, vecchie miserie - 9788856837063

Traffico d'organi. Nuovi cannibali, vecchie miserie: Le cifre ufficiali dicono che 14.000 individui ogni anno restano con un rene solo, vittime di un'organizzazione che affonda le radici in una criminalità organizzata fatta di broker e di chirurghi senza scrupoli. Gente che non possiede niente, neanche il proprio corpo, divenuto l'ultima merce di scambio. Al prezzo di mille, diecimila, trentamila euro: la tariffa varia a secondo della geografia. Il traffico degli organi, liquidato per anni dalla comunità medica come una "leggenda metropolitana" alimentata dalla fantasia di povera gente e da giornalisti malati di sensazionalismo, è una storia negata quanto antica: comincia negli anni Settanta, dacché l'avvento di farmaci antirigetto potenti dilata le possibilità di successo di un trapianto di rene fra estranei. Finalmente un libro racconta questa storia, ricostruendo i fatti di cronaca e gli scandali e tenendo conto di tutti gli attori in gioco: società scientifiche, governi, medici, istituzioni sanitarie, organizzazioni dei malati. Attori che cercano, fin quando è possibile, di nascondere una verità inquietante che mette tutti sotto accusa, in primo luogo i malati, gli acquirenti illeciti del corpo altrui. Attori che quando questo traffico diventa così vasto da non essere più negabile, come sollevati dalla loro ipocrisia, cominciano a discutere di una eventuale legalizzazione, dando improvvisamente per scontata l'impossibilità di combatterlo.
Official figures say 14000 individuals every year remain with only one kidney, victimized by an organization that has its roots in a organized crime made by brokers and by unscrupulous surgeons. People who do not own anything, not even his own body, becoming the last bargaining chip. For the price of one thousand, ten thousand, thirty thousand euros: the rate varies with the geography. The traffic of organs, dismissed for years by the medical community as an "urban legend" fuelled by poor people and by journalists of sensationalism, ill is a story as old denied: in the 1970s, since the advent begins of powerful antirejection drugs dilate the chances of success of a kidney transplant between strangers. Finally a book tells this story, reconstructing the events and scandals and considering all the actors involved: scientific societies, Governments, physicians, medical institutions, organizations of patients. Actors who try, as long as you can, to hide a disturbing truth that puts everyone under indictment, firstly the sick, illicit buyers of others ' bodies. Actors when this traffic becomes so vast that it no longer is deniable, as put forward by their hypocrisy, begin to discuss an eventual legalization, giving suddenly for granted the impossibility of fighting it.