Pace e guerra tra le nazioni. Seconda navigazione. Annuario di filosofia 2006 - 9788883358265

Pace e guerra tra le nazioni. Seconda navigazione. Annuario di filosofia 2006: La filosofia riscopre il suo compito: far luce sulla realtà e comprenderne le caratteristiche. L'"Annuario di Filosofia" propone, ogni anno, un tema monografico di attualità attorno al quale si articola un dibattito il cui scopo è quello di chiarire le diverse posizioni con un linguaggio comprensibile ma non semplicistico. L'analisi di questo numero verte sui rapporti internazionali in relazione allo stato di guerra o di pace delle nazioni coinvolte. Al di là delle motivazioni intrinseche, politiche ed economiche, si pongono alcuni interrogativi di portata universale che spesso rischiano di passare in secondo piano, oscurati dal succedersi precipitoso degli eventi. La filosofia - discorso razionale e illuminante - deve riportarli alla luce cercando, se non di rispondere, di rimettere in discussione questioni tutt'altro che banali. Ecco che la filosofia si pone e ripropone nodi irrisolti e interrogativi fondamentali: i diritti umani hanno un valore effettivo o soltanto formale? Quale efficacia può avere un atteggiamento non violento all'interno di una situazione conflittuale? O, ancora, quali sono le differenze tra una guerra, una guerra umanitaria e una guerra preventiva? E sempre sensata una condanna indifferenziata e immediata di qualsiasi guerra o una tale presa di posizione rischia di scadere nel qualunquismo?
The philosophy draws on its task: to shed light on the reality and understand their features. The "Annuario di Filosofia" offers every year a monographic theme of current events around which articulates a debate whose purpose is to clarify the various positions with a language understandable but not simplistic. The analysis of this issue focuses on international relations in relation to the State of war or peace of the Nations involved. Beyond the intrinsic motivations, political and economic, will pose some questions of universal significance that often threaten to overshadow, obscured by the succession precipitate events. Philosophy-rational discourse and enlightening-must bring them back to the light looking for, if not to answer questions, to challenge anything but trivial. Here's that philosophy arises and proposes unresolved and fundamental questions: human rights have an actual value or only formal? How effective can have a non-violent attitude within a conflict situation? Or what are the differences between a war, a humanitarian war and a preventive war? Undifferentiated condemnation and immediate and always sensible of any war or such a stance is likely to expire in indifference?