La rivoluzione biopolitica. La fatale alleanza tra materialismo e tecnica - 9788867081110

La rivoluzione biopolitica. La fatale alleanza tra materialismo e tecnica: La tecnica ci lusinga offrendoci l'antidestino - la vittoria sul destino biologico inscritto nei nostri geni - e la liberazione dai vincoli dell'umano. Ma a quale prezzo? Aldous Huxley riteneva che ci sarebbero voluti secoli per pervenire alla società totalmente organizzata. Pochi decenni dopo esistono invece i mezzi per giungervi attraverso una rivoluzione che mette le mani sulle radici stesse dell'uomo. L'alleanza tra materialismoe tecnica instaura infatti sull'essere umano, ormai inteso come mero pezzo della natura, il potere biopolitico (biopower), che conduce a esiti opposti, ma ugualmente inquietanti: il superamento della barriera uomo-animale da un lato e il "postumano" propiziato dall'ingegneria genetica dall'altro. I massimi fattori di resistenza sono rappresentati dalle nozioni di persona, di umanesimo condiviso, di etica libera dall'utilitarismo. Esse articolano un'idea di conoscenza e di discorso pubblico che non sono solo lo specchio delle possibilità tecniche offerte dalla scienza, ma che esprimono in pieno l'irriducibile dignità etica dell'uomo.
The technique gives us the antidestino flatters us-victory over biological destiny inscribed in our genes-and liberation from the constraints of the human. But at what price? Aldous Huxley believed that it would take centuries to reach the company totally organized. A few decades later there are the means to get there through a revolution that gets his hands on the very roots of man. The Alliance between materialismoe technique established on the human being, now seen as a mere piece of nature, biopolitical power (biopower), which leads to the opposite, but equally disturbing outcome: overcoming the barrier between humans and animals on one side and the "posthuman" brought about by genetic engineering. The highest resistance factors are represented by the notions of shared humanism, ethical person free from utilitarianism. They articulate an idea of knowledge and public discourse that aren't just the mirror of the technical possibilities offered by science, but expressing the irreducible dignity of human ethics.