«Ioachim posuit verba ista». Gli pseudoepigrafi di Gioacchino da Fiore dei secoli XIII e XIV - 9788867284924

«Ioachim posuit verba ista». Gli pseudoepigrafi di Gioacchino da Fiore dei secoli XIII e XIV: Nel secolo successivo alla morte di Gioacchino da Fiore (1202) numerosi commenti profetici, vaticini e oracoli furono falsamente attribuiti all'abate calabrese. Soggetti disparati cercarono di appropriarsi della sua autorità profetica e apocalittica, per proiettare e consacrare nella prospettiva ambigua dei tempi ultimi le vicende politico-ecclesiastiche più rilevanti del '200: lo scontro fra il papato e la dinastia sveva, i conflitti fra angioini e aragonesi, le lotte al vertice della Chiesa romana e negli ordini religiosi. Il volume offre una panoramica su tradizione manoscritta, circolazione e diffusione delle opere, sui contesti storici in cui presero forma e sugli scopi polemici cui furono destinate: un patrimonio dottrinale che, nato come arsenale di propaganda, contrassegnò l'immagine e la fortuna di Gioacchino fino ai tempi moderni.
In the century after the death of Joachim of Fiore (1202) numerous prophetic oracles and predictions, comments were falsely attributed to Abbot calabrese. Disparate subjects tried to steal his prophetic and apocalyptic, to project authority and consecrate the ambiguous political affairs last time perspective-most relevant 200 of ecclesiastical: the clash between the papacy and the Swabian dynasty, conflicts between Angevins and Aragonese, the struggles at the top of the Roman Church and in religious orders. The volume provides an overview of the manuscript tradition, circulation and dissemination of works on the historical contexts in which took shape and on contentious goals which were designed: a doctrinal heritage, born as an arsenal of propaganda, marked the image and good fortune to Gioacchino until modern times.