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La mia guerra. Memorie di una internata a Castel di Sandro - 9788865373613
di Powell Gentain A. Powell Jon T. Teti A. (cur.) edito da Edizioni del Faro, 2014
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La mia guerra. Memorie di una internata a Castel di Sandro
- Autori : Powell Gentain A. Powell Jon T. Teti A. (cur.)
- Editore: Edizioni del Faro
- Data di Pubblicazione: 2014
- Genere: storia d'europa
- Pagine: 287
- Curatore: Teti A.
- ISBN-10: 886537361X
- ISBN-13: 9788865373613
La mia guerra. Memorie di una internata a Castel di Sandro: Questo libro di memorie racconta una storia autobiografica, quella di una famiglia (madre inglese, padre italiano, due figlie e la loro governante), internata a Castel di Sangro (AQ) nell'ambito delle restrizioni disposte dal governo fascista nei confronti degli stranieri residenti in Italia dal giugno 1940. Chi racconta le dolorose vicende umane tra il 1940 e il 1944 è Genziana Alpina De Luise Powell, la figlia più grande, a settanta anni dagli accadimenti, e ora residente a Olympia (WA), negli Stati Uniti. L'autrice nel prologo del libro ci dice chiaramente perché ha voluto che la memoria di quegli anni trascorsi a Castel di Sangro divenissero un piccolo tassello di un patrimonio storico ampiamente trattato, dove però è quasi sempre assente la devastante tragedia della dimensione umana della guerra. La narrazione di quegli anni vissuti a Castel di Sangro, fornisce soprattutto molte informazioni per la ricostruzione precisa e circostanziata sugli accadimenti del tempo.
This memoir tells an autobiographical story, that of a family (English mother, father, two daughters and their Italian housekeeper), interned in Castel di Sangro (AQ) under the restrictions placed by the fascist government towards foreigners resident in Italy since June 1940. Who tells the sorrowful human events between 1940 and 1944 is Alpine Gentian Dale Powell, the eldest, seventy years after the events, and now living in Olympia (WA), in the United States. The author in the prologue of the book clearly tells us why he wanted the memory of those years spent in L'Aquila became a small piece of a heritage widely treated, but is almost always absent the devastating tragedy of the human dimension of warfare. The narrative of those years spent in Castel di Sangro, provides precise and detailed information for reconstruction mainly on events of the time.
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