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Il barone sanguinario - 9788845926914

di Vladimir Pozner edito da Adelphi, 2012

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Informazioni bibliografiche del Libro

 

Il barone sanguinario: Quando accetta la proposta di Blaise Cendrars di scrivere un libro per la sua collana di biografie di avventurieri, e sceglie - in modo apparentemente incongruo per un comunista militante - di occuparsi del barone von Ungern-Sternberg, Vladimir Pozner non immagina certo che questa volta non gli basterà consultare (come aveva fatto per Tolstoj è morto) una mole immensa di documenti, ma che gli toccherà condurre un'ardua inchiesta, nel corso della quale imboccherà, per poi abbandonarle, una quantità di false piste e si imbatterà in testimoni più o meno inattendibili: dall'ex colonnello di Ungern ridotto a fare il tassista alla coppia di decrepiti aristocratici parigini che hanno conosciuto il barone in fasce (e che di quel paffuto bebé gli manderanno una foto), sino a "fratello Vahindra", il sedicente monaco buddhista che spaccia per il figlio segreto dello stesso Ungern il pallido adolescente dai tratti asiatici con il quale vive in una squallida mansarda... A poco a poco, però, il narratore riesce ad afferrare il suo eroe, e ce ne svela gli aspetti più inquietanti e contraddittori (nonché ambiguamente seducenti): solitario, taciturno, imprevedibile, irascibile, sadico, paranoide, ferocemente antisemita, superstizioso, misogino, frugale, idealista, marziale, il barone Ungern ha tendenze mistiche, si considera erede di Gengis Khan e si crede investito di una missione provvidenziale - quella di riconquistare l'Occidente partendo dal cuore della Mongolia.
When he accepted the proposal of Blaise Cendrars to write a book for her necklace of biographies of adventurers, and choose-so apparently incongruous for a Communist militant-the Baron von Ungern-Sternberg, Vladimir Pozner has no idea that this time he doesn't just see (as he had done for Tolstoy died) an immense amount of documents, but that he will have to carry out an arduous investigation during which will then abandon them, a number of false leads and you bump into more or less unreliable witnesses: the former Colonel to Ungern reduced to cab to the pair of decrepit Parisian aristocrats who have known the babe in swaddling clothes (and that they're going to send him a photo of that chubby babies), "brother Vahindra," the self-styled Buddhist monk who pretends to be the secret son of the same pale teen Asian traits with Ungern which He lives in a dingy attic ... Gradually, though, the Narrator manages to grab his hero, and reveals the most disturbing and contradictory aspects (and ambiguously alluring): solitary, taciturn, unpredictable, irascible, sadistic, paranoid, fiercely anti-Semitic, superstitious, misogynistic, frugal, Idealist, martial, Baron Ungern has mystical tendencies, considers himself heir to Genghis Khan and hearing a providential mission-to reconquer the West starting from the heart of Mongolia.

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