Le nuvole non aspettano - 9788881039081

Le nuvole non aspettano: "Il romanzo breve di Marco Pozzali ha una qualità che occorre subito segnalare, cioè la scioltezza della scrittura e la luminosa semplicità della cronaca vissuta. Orientato verso il mistero di un Paese lontano, il racconto piega poi per naturale inclinazione verso un territorio molto più noto e psicologicamente comprensibile: quello della natura sentita nella sua tremenda bellezza. Una bellezza che si confonde con il terrore della solitudine. È proprio la solitudine che conduce il gioco di queste pagine. La storia è breve ed essenziale: si tratta semmai di concluderla con il timbro religiosamente disperato della fine. L'autore è riuscito nel non facile compito d'accompagnarci verso questo finale che si svolge sul e dentro il rito della montagna, una bellissima e tragicamente affascinante montagna, molto vicina a Dio ma avvolta nel silenzio di una storia terminata. Il personaggio che chiude la propria avventura terrena è descritto a tratti come un vinto e a tratti, invece, come un vincitore e in questa lotta silenziosa e paradossale ogni minimo dettaglio è narrato secondo il ritmo che spesso ritroviamo nelle sceneggiature cinematografiche, sino alla conclusione finale che ci prende come un morso alla gola." (Giuseppe Marchetti, critico letterario)
"The short novel by Marco Pozzali has a quality that must be immediately pointed out, that is, the fluency of the writing and the luminous simplicity of the chronicle lived. Oriented towards the mystery of a distant country, the story then bends by natural inclination towards a territory much more known and psychologically understandable: that of nature felt in its tremendous beauty. A beauty that is confused with the terror of loneliness. It is precisely the solitude that drives the game of these pages. The story is short and essential: it is, if anything, to conclude it with the religiously desperate stamp of the end. The author succeeded in the not easy task of accompanying us to this finale that takes place on and inside the rite of the mountain, a beautiful and tragically fascinating mountain, very close to God but shrouded in silence of a finished story. The character who closes his earthly adventure is sometimes described as a winner and at times as a winner and in this silent and paradoxical struggle every detail is narrated according to the rhythm that we often find in the scripts cinematic, until the final conclusion that takes us as a bite to the throat." (Giuseppe Marchetti, literary critic)