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30: Cosa si cela in ogni scenario che ammiriamo durante il nostro cammino? Entrare in sintonia con un paesaggio ci permette di conoscerne lentamente ogni aspetto, vagabondando fra i suoi misteri, circondati da un mutevole mondo di forme. Là dentro, però, c'è di più. Se ci fermeremo ad ascoltare più attentamente, potremo avvertire un profondo richiamo ancestrale. Tastando il suolo, la sua geomorfologia, potremo scoprire storie che le nostre convinzioni farebbero apparire irreali. Quando saremo in procinto di sognare, ci strofineremo invece gli occhi riuscendo a scorgere la Via: quell'impalpabile e sinuoso sentiero che si perde verso l'infinito, pronto a guidarci alla scoperta del nostro spirito. Nel mondo naturale è rinchiuso il senso stesso della vita, e ogni giorno abbiamo la grande occasione di avvicinarci sempre di più alla verità. Con zaino in spalla, un foglio di carta e una penna, Andrea Pozzi racconta i suoi primi trent'anni come figlio di Madre Terra, provando a comprenderne i suoi messaggi più nascosti...
What is hidden in each scenario we admire during our journey? Tune into a landscape allows us to know slowly every aspect, wandering among its mysteries, surrounded by an ever-changing world of shapes. There, though, there's more. If we stop to listen more carefully, we may experience a deep ancestral recall. On the ground, its geomorphology, we will discover stories that our beliefs would seem unreal. When we're in the process of dreaming, we're brushing up instead his eyes being able to discern the way: the imperceptible and sinuous path towards infinity, ready to lead us to the discovery of our spirit. In the natural world is locked up the very meaning of life, and every day we have a great chance to get closer and closer to the truth. With backpackers, a sheet of paper and a pen, Andrea Pozzi recounts his first thirty years as a son of mother earth, trying to understand his most hidden messages ...