Il pragmatismo analitico italiano di Mario Calderoni - 9788895565187

Il pragmatismo analitico italiano di Mario Calderoni: Il volume effettua un'attenta analisi delle fonti culturali dell'autore ferrarese e ne evidenzia orientamenti e concezioni in relazione ad un buon numero di "dilemmi filosofici" dibattuti nel nostro continente verso la fine dell'ottocento, nel tentativo di dimostrare come in costui si realizzi un redditizio matrimonio tra analiticità e pragmatismo. Calderoni realizza sul binomio analisi/verificazione, in nome d'un ideale di concretezza, l'edificio d'un pragmatismo analitico innovativo in Italia, insieme a Vailati o Juvalta, e sulla scia della tradizione sassone-scozzese di Locke, Berkeley ed Hume; l'ideale "democratico" americano (Peirce, James e successivamente Dewey) della comunità come "costituirsi incessante" all'interno della dialettica mediativa tra differenti settori sociali, nella tradizione di ricerca calderoniana si salda ad una visione neo-classica "marginalista" dell'economia e ad un netto rifiuto verso il materialismo storico della dottrina marxiana sulla società. Più che all'analitica esordiente britannica e tedesca tale discorso culturale si riconnetterà alla seconda "stagione" americana dell'analitica novecentesca (Quine e Davidson, Goodman, Putnam e Rorty).
The volume makes a careful analysis of the author's cultural sources ferrarese and highlights approaches and conceptions in relation to a number of "philosophical dilemmas" debated in Europe towards the end of the nineteenth century in an attempt to show how in the latter an profitable marriage of analyticity and pragmatism. C.r. realizes on the binomial analysis/verification, in the name of an ideal of concreteness, the building of an innovative analytical pragmatism in Italy, along with V or Juvalta, and in the wake of the Scottish tradition of Locke, Berkeley and Hume-Saxon; the American democratic ideal (Peirce, James, and Dewey later) community as "turn himself in incessant" within the dialectic between different social sectors, meditation in the tradition of research calderoniana welds to a neo-classical "marginal" of the economy and a clear rejection of the historical materialism of Marx's doctrine on society. Rather than to the British and German newcomer this cultural discourse analytical reconnects to the second "season" of twentieth-century American analytic (Quine and Davidson, Goodman, Putnam and Rorty).