L'architettura della città lineare - 9788891750037

L'architettura della città lineare: Cosa hanno in comune il progetto di Leonidov per Magnitogorsk, la città "a misura d'uomo" di Sert fino alle esperienze più estreme e radicali di Marcello D'Olivo, Paolo Soleri o Luigi Pellegrin? Cosa accomuna il paradigma europeo della città ideale alle esperienze americane di Richard Neutra o ai piani di Hilberseimer per una città orizzontale decentratata? O ancora qual è il comune denominatore tra le città di Wright, di Yona Friedman, di Superstudio o Tange? A partire dalla premessa indispensabile costituita da Arturo Soria y Mata, questo libro ritrova nella "città lineare" il concetto in grado di misurare la distanza tra progetti molto diversi tra loro nello spazio e nel tempo e di recuperarli sincronicamente a una dimensione operativa. L'operatività risiede innanzitutto nell'approccio disincantato e antipregiudiziale che analizza i progetti come fatti suscettibili di una classificazione di tipo tecnico-compositivo (fondazione, razionalizzazione, trasposizione, integrazione, sostituzione, ecc.) e per ambiti tematici generali, ma sufficientemente precisati da costituire il campo delle possibilità finite di organizzare "linearmente" la città nuova o la città esistente (la linearità nei piani di espansione, la regionalizzazione, i corridoi metropolitani, la linearità per la città costruita). L'intervento sulla città costruita o quelle configurazioni lineari che rimettono in gioco il rapporto tra città esistenti costituiscono certamente il contributo più utile per il progetto della città presente-futura e concorrono ad ampliare quel "corpus" specifico della disciplina che si
What they have in common the draft Leonidov for Magnitogorsk, "human-sized" extreme and radical experience of Sert up of Marcello d ' Olivo, Paolo Soleri or Luigi Pellegrin? What unites the European paradigm of the ideal city to American experiences of Richard Neutra or decentratata for a horizontal city Hilberseimer plans? Or what is the common denominator between the cities of Wright, of Yona Friedman, Superstudio or Tange? Starting from the prerequisite consisting of Arturo Soria y Mata, this book found in the "linear city" the concept that measures the distance between very different projects in space and time and retrieve them synchronously to an operational dimension. The operation lies primarily in the approach disenchanted and antipregiudiziale that analyzes projects as facts likely to classify technical composition (Foundation, rationalization, transpose, integration, replacement, etc.) and to general themes, but sufficiently detailed to constitute the field of finite possibility to organize "linearly" new town or the existing city (linearity in expansion plans, regionalisation, the Metropolitan corridors , the linearity for the city built). The intervention of the city built or those linear configurations which call into play the relationship between existing cities are certainly the most useful contribution to the project of the city present-future and contribute to expanding the "corpus" is specific to the discipline that