Il cacciatore d'arte. Il tramonto della nobiltà e la rapace ascesa della borghesia - 9788876766466

Il cacciatore d'arte. Il tramonto della nobiltà e la rapace ascesa della borghesia: Questa volta il prolifico giornalista-scrittore Vincenzo Prestigiacomo ci fa conoscere le avventurose vicende dell' antiquario palermitano Mario De Ciccio. La vita di questo mercante si intreccia, nel primo Novecento, con la colpevole miopia della decandente aristocrazia siciliana e con l'ascesa di un'avida borghesia che sotterrerà il dominio degli ultimi Gattopardi. Infatti, l'aristocrazia chiede aiuto alle banche private, che aprono i loro forzieri ma sul lato destro della bilancia caricano interessi da capogiro, al punto da costringere i clienti a svendere le loro terre ad amministratori furbi e cinici che si ingrassano alle spalle dei padroni. De Ciccio, che conosce bene la nobiltà e i suoi vizi, parte per Parigi alla ricerca delle opere d'arte svendute per far fronte alle improduttive spese di sfarzose feste. Prestigiacomo segue le tracce di De Ciccio, dei suoi ritrovamenti di opere d'arte e dell'incredibile clientela che frequenta la sua bottega in corso Vittorio Emanuele a Palermo, da Wagner a Freud. Una mattina del luglio 1907 il napoletano duca d'Angiò affida a De Ciccio una tela di Rembrandt da vendere. È ritratta la palermitana Giulia Gezio, o più verosimilmente Saskia Rembrandt? È un luglio rovente e per De Ciccio inizia la ricerca di un compratore della preziosa tela che si concluderà nella Russia zarista.
This time the prolific journalist and writer Vincenzo Prestigiacomo shows us the adventurous story of the antiquarian palermitano Mario De Castro. The life of this merchant is intertwined, in the early twentieth century, with the culprit myopia of affordable luxury Sicilian aristocracy and the rise of an avid bourgeoisie you'il plant the domain the latest Ocelots. In fact, the aristocracy asks for help to private banks, which open their coffers but on the right side of the scale load dizzying, interests compel customers to sell off their land to cunning and cynical than get fat behind hosts. De Ciccio, who knows well the nobility and its vices, part for Paris in search of works of art sold off to meet the unproductive expenditure on lavish parties. Pascal tracks De Ciccio, of his discoveries of artwork and amazing clientele his shop in corso Vittorio Emanuele in Palermo, from Wagner to Freud. One morning in July 1907 the Neapolitan Duke of Anjou entrusts De Ciccio a painting by Rembrandt for sale. And portrayed the palermitana Giulia Gezio, or more probably Saskia Rembrandt? And a hot July and for De Ciccio starts searching for a buyer of precious canvas that will end in Tsarist Russia.