L'istante violento - 9788863962956

L'istante violento: Una raccolta di poesie per addentrarsi nel roveto dell'esistenza contemporanea, laddove le certezze sono barbagli, riflessi impalpabili e ingannatori ai quali non è più possibile credere. La metafora della vita come viaggio, pur solida nella propria tradizione plurimillenaria, scricchiola qui sotto il peso del nonsenso odierno. Partire, restare, ostinarsi nel cammino sono forse cose vane; persino l'amore è defraudato dell'assoluto, è un soffione raggiunto dal vento e privato dei semi, una ruota impazzita che si incaglia tra i sassi e che non sa fermarsi. Ivanoe Privitera porta alle estreme conseguenze la lirica del secolo appena trascorso, rivelandosi attento osservatore dei nostri giorni e raffinato cantore del sentimento. Ed ecco che la muraglia di montaliana memoria si fa profilo seghettato di montagne che restituisce avaro l'eco di un vuoto esistenziale incolmabile, il passato è uno spettro di cui si perdono i contorni, il futuro un intrico di frasche che serra i polsi e nel quale ci ostiniamo a cercare il germoglio nuovo e fruttifero: anche il tempo, ormai crocifisso alla propria relatività, è pura illusione. Ma qualcosa è ancora possibile salvare: l'abbraccio di un fratello, la voglia del ritorno e l'ostinata guerra di ognuno di noi contro la solitudine; addirittura la morte, sempre uguale a se stessa, placida e rassicurante nella propria assolutezza.
A collection of poems for the contemporary existence Bush where the certainties are Ethereal reflections and deceivers whom Almanac, it is no longer possible to believe. The metaphor of life as a journey, while solid in its ancient tradition, squeaks below the weight of today's nonsense. Go, stay, persist on the path are perhaps vain things; even love is defrauded of the absolute, is a shower head reached by wind and seeded, a wheel snapped that strands around rocks and who can't stop. Roy Pascal brings to the extreme the lyric of the last century, making careful observer of our days and refined singer of sentiment. And here the wall of memory will do listing tiers of mountains that returns miser the echo of an existential void unbridgeable, the past is a ghost that you lose your outline, the future a tangle of twigs clenching his wrists and in which we insist on trying the sprout new and fruitful: even the weather, now crucified their relativity , is pure illusion. But something you can still save: the embrace of a brother, the desire of the return and the dogged war of everyone against loneliness; even death, always equal to itself, calm and reassuring in its absoluteness.