La guerra gotica. Libro 5° e 6° - 9788854839939

La guerra gotica. Libro 5° e 6°: Alle guerre gotiche sono dedicati i libri V e VI de "Le guerre" di Procopio, fonte di primaria importanza sul ruolo svolto dall'imperatore Giustiniano. Dopo un breve cenno alla fine dell'Impero romano d'Occidente, al regno di Teoderico e alla fine di Amalasunta, Procopio passa in rassegna le campagne di Belisario che, conquistata la Sicilia, avanza nella penisola assediando Napoli e conquistando Roma. Con i rinforzi giunti da Bisanzio, l'esercito romano marcia alla volta di Ravenna. Sicuro di avere ormai la vittoria dalla sua, Belisario respinge gli accordi di pace fra Vitige e i legati di Giustiniano; finge quindi di accettare il titolo di imperatore romano d'Occidente offertogli dai maggiorenti goti ed entra in Ravenna. Richiamato da Giustiniano, Belisario fa ritorno a Costantinopoli portando con sé Vitige e Matasunta. Dedicata alla celebrazione della gloria militare di Belisario, il tono dell'opera è quello di una "storia ufficiale"; tuttavia, il resoconto delle guerre e l'immagine di Giustiniano giungono a noi solo "through the filter of Procopius' own views" (A. Cameron).
The Gothic wars are dedicated books V and VI of "wars" of Procopius, a source of primary importance of the role played by the Emperor Justinian. After a brief mention at the end of the Western Roman Empire, the Kingdom of Theodoric and end of Amalasunta, Procopius, Belisarius campaigns that browse conquered Sicily, Naples and Rome in besieging advances. With reinforcements coming from Byzantium, the Roman army marching towards Ravenna. Sure I have now since its victory, Belisario rejects the peace agreements between Witiges and legates of Justinian; pretends so to accept the title of Western Roman Emperor offer from the elders Goths and entered Ravenna. Recalled by Justinian, Belisarius returned to Constantinople carrying Witiges and Matasuntha. Dedicated to the celebration of military glory of Belisarius, the tone of the work is that of an "official story"; However, the account of Justinian's wars and the image come to us only through the filter of Procopius ' own views "(a. Cameron).