Filologia, teatro, spettacolo. Dai greci alla contemporaneità - 9788891762344

Filologia, teatro, spettacolo. Dai greci alla contemporaneità: Dai numerosi cantieri editoriali che hanno visto la luce negli ultimi decenni e dalla crescente attenzione per le arti performative sono emersi aspetti e problemi legati tanto alla ricerca scientifica quanto alle rappresentazioni contemporanee. Esiste una filologia dello spettacolo? Può accontentarsi dei canoni di una tradizione operativa o richiede una profonda revisione degli statuti disciplinari? Quali sono le specificità dell'edizione critica di un testo teatrale o di una sceneggiatura? E, se ve ne sono, dipendono dalle caratteristiche dell'oggetto o dall'approccio metodologico dello studioso che se ne occupa? Come si confronta la pratica del palcoscenico con le questioni che emergono dallo studio approfondito dei testi? Il volume nasce da un incontro di studi intorno a questi interrogativi e raccoglie saggi che propongono riflessioni, da prospettive diverse e su un lungo arco cronologico, sull'incontro/scontro fra l'esigenza di preservare lo spettacolo nella memoria e il suo carattere inevitabilmente effimero. Dai Greci alle avanguardie, dal Rinascimento alla scena dialettale, si tratta di cogliere caratteri permanenti e strategie di indagine e rilettura specifiche per ogni cultura, per ogni contesto produttivo.
From the many publishing yards that have seen the light in recent decades and the growing attention to the performing arts, aspects and problems related to scientific research as well as contemporary representations have emerged. Is there a philology of the show? Can He be content with the canons of an operative tradition or does he require a thorough revision of disciplinary statutes? What are the specificities of the critical edition of a theatrical text or a screenplay? And, if any, depend on the characteristics of the object or the methodological approach of the scholar who occupies it? How does the practice of the stage compare with the issues that emerge from the in-depth study of the texts? The volume comes from a meeting of studies around these questions and collects essays that propose reflections, from different perspectives and over a long chronological arc, on the encounter/clash between the need to preserve the spectacle in memory and its character Inevitably ephemeral. From the Greeks to the avant-garde, from the Renaissance to the dialectal scene, it is a question of grasping permanent characters and strategies of inquiry and re-reading specific for each culture, for every productive context.