0 e lode - 9788895880778

0 e lode: "La narrazione è interamente affidata al giovane protagonista romagnolo Giovanni-John Keglevich, che racconta un eccezionale episodio della sua vita in un monologo continuo, centrifugando insieme una serie di episodi accessori, e a volte del tutto accidentali, e una miriade di personaggi minori e comparse. Il racconto di tre straordinari giorni della vita di John è rotto da una serie di quadri e frammenti di ricordi ed eventi più lontani nel tempo che sembrano non volere allinearsi ordinatamente in un unico segmento retto ma piuttosto disporsi in più linee spezzate, singhiozzanti. L'autore sceglie di allontanarsi quasi con capriccio dalla scena dell'azione e di rientrarci altrettanto repentinamente dilatando i tempi, rimandando, distogliendo con digressioni più o meno ampie che prendono forme e fattezze dei pensieri del suo personaggio, più reticente di quanto la sua natura di narratore sembrerebbe imporgli. Il quadro finale risulta incompleto, mancante con voluto e ben controllato effetto straniante." (dalla prefazione di Manuela Labate)
"The narrative is entirely entrusted to the young protagonist of Romagna John-John Keglevich, which chronicles an exceptional episode of his life in a continuous monologue by centrifugation together a series of episodes accessories, and sometimes totally accidental, and a host of minor characters and extras. The tale of three extraordinary days of John's life is broken by a series of paintings and fragments of memories and events more distant in time that don't seem to want to line up neatly in one segment but rather enter more broken lines, the sobbing. The author chooses to move away from the scene of action and an almost whim back just as suddenly dilating the times, sending back, averting with asides more or less large taking forms and features of the thoughts of his character, more reticent than its nature as a narrator would seem to dictate. The final framework is incomplete, missing with wanted and well controlled alienating effect. " (from the preface of ELSA Labuschagne)