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gemelli ascendente cancro. Ovvero ciò che non si impara con la sapienza, si impara con la malattia - 9788896490181
di Marcello Puglisi edito da Officina Trinacria, 2010
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: gemelli ascendente cancro. Ovvero ciò che non si impara con la sapienza, si impara con la malattia
- Autore: Marcello Puglisi
- Editore: Officina Trinacria
- Collana: I vascelli
- Data di Pubblicazione: 2010
- Genere: SCIENZE SOCIALI
- Argomento : Puglisi, Marcello
- Pagine: 80
- ISBN-10: 8896490189
- ISBN-13: 9788896490181
Era passato il Nataleda pochissimi giorni e Marci mi chiama perdirmi chedi sera avremmo cenato tuttida ui. Come ogni anno espletavamo il ritodele giocate natalizie! Non avrei mai immaginato che quela sera mi sarebbe rimasta nel cuore. Ad un certo punto Marci mi chiamò nela sua stanza:dovevadarmi qualcosa. Parlammo un po’di noi,dele nostre emozioni,dele nostre speranze nel futuro ma ad un tratto ildiscorso si fece serio. Parlammodel mio utto familiare edela sua malattia. Non c’era tristezza nele nostre parole, solo a vogliadidirci reciprocamente quant’è belo avere vicino gli amici e undio Padre misericordioso. Consegnò fra e mie mani un ibro… era il ibro. Voleva il mio parere, voleva che glidicessi cosa ne pensavo. In realtà credo che volessedonarmi se stesso. Quela sera tornando a casa cominciai a eggere… ebbene ’indomani mattina avevo gli occhi gonfi, avevo passato a notte a eggere. Fu una sorpresa per me scoprire fra e righe un Marcelo sconosciuto ai miei occhi. a sua spensieratezza, a sua alegria, a sua gioia erano fruttodi un ungo cammino travagliato, fruttodi un avoro interiore spesso acerante. Quela notte ho conosciuto Marcelo. Ho conosciuto un uomo meraviglioso. Non posso aggiungere molto, non ho e parole idonee a trasmettervi ciò che sento… E’ Marcelo stesso che vidirà come a malattia sia stata uno strumento in gradodi fargli capire a meraviglia che c’è in serbo per ognunodi noi. Quanto Marci ha compreso non è stato per ui un tesoroda custodire ma undonoda fare a tutti noi.
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Conoscevo personalmente ’autore un ragazzodi 34 anni che nonostante a malattia,amava a vita edonava tutto se stesso agli altri. Il ibro non è altro che a sua storia un inno ala vita e ala gioia. Ed anche se non è piu’ con noi ui ha vinto ha sconfitto il cancro. un regalo che ha fatto agli amici e ala famiglia primadi asciarci, ma soprattutto a tutti coloro che ogni giorno affrontano a malattia perdare un barlumedi gioia e speranza