Delineavit. Guercino e il caso del Falsario. Catalogo della mostra (Rimini, 28 aprile-15 luglio 2018). Ediz. a colori - 9788867261734

Delineavit. Guercino e il caso del Falsario. Catalogo della mostra (Rimini, 28 aprile-15 luglio 2018). Ediz. a colori: Che un pittore di fine Settecento, dotato di notevoli qualità tecniche, di una indubbia sapienza compositiva e di raffinate soluzioni espressive, decida di dedicare una considerevole parte della propria attività al capzioso apprendimento e alla sistematica imitazione dello stile di un grande artista vissuto più di un secolo prima, ci spinge a riflettere sulle sue ragioni recondite, che non possono esaurirsi nel mero interesse economico e nella sottile soddisfazione di veder acquistati, per originali di un'altro, le proprie opere. Ci deve essere qualcosa di più nell'immaginare di percorrere, con lo strumento scorrevole ma impietoso di una penna intrisa d'inchiostro bruno, i medesimi segni tracciati da Guercino in piena libertà. Si devono di certo sviluppare pensieri specifici, nell'investire non solo sulla propria capacità di ripetere la sensibile modularità di quel tratto, che spesso parte largo e gravido di tono per assottigliarsi in precisi ed esili filamenti. Ma risulta perfino assurda, inconcepibile, la scommessa di poter restituire quel mirabile e spontaneo fervore espressivo, frutto di un abituale stato di grazia creativa del genio centese. Tutto il processo e la disposizione mentale necessaria a questo scopo di mimesi rischia di essere ancora più arduo e complesso della libertà stessa e forse più raro ancora di quell'originario stato di grazia. Delineavit e la prima mostra espressamente dedicata al falsano ', naturalmente in confronto con Guercino e col contesto della fortuna postuma del grande Centese, fonte e origine di tutti i pensieri del misterioso copista sette
A painter of the late eighteenth century, with remarkable technical qualities of an undoubted wisdom composition and refined modes of expression, decides to devote a considerable portion of its business to the captious systematic learning and imitation of the style of a great artist lived more than a century before, leads us to reflect on his reasons recondite, which cannot run out in mere economic interest and in the subtle satisfaction of beholding purchased, for another, their original works. There must be something more to imagine to travel, with sliding tool but merciless pen ink-soaked bruno, the same marks from Guercino in complete freedom. You must certainly develop specific thoughts, investing not only on its ability to repeat the sensible modularity of that stretch, which often part off and fraught with tone to thin in precise and slender filaments. But it is absurd, even unconscionable, bet you can return that wonderful and spontaneous expressive fervor, the result of a creative genius centese habitual State of grace. The whole process and mental disposition necessary for this purpose of mimicry is likely to be even more difficult and complex than freedom itself and perhaps rarer still of that original state of grace. Delineavit and the first exhibition specifically dedicated to distort, in comparison with the great posthumous fame with the context of Guercino and local sculptor, the source and origin of all thoughts of the mysterious scribe seven