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Boris Godunov. Con testo russo a fronte - 9788831762670
di Puskin Aleksandr Sergeevic Strada Janovic C. (cur.) edito da Marsilio, 2007
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Boris Godunov. Con testo russo a fronte
- Autori : Puskin Aleksandr Sergeevic Strada Janovic C. (cur.)
- Editore: Marsilio
- Collana: Letteratura universale. Le betulle
- Edizione: 2°
- Data di Pubblicazione: 2007
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 340
- Curatore: Strada Janovic C.
- Dimensioni mm: 18 x 12 x 2
- ISBN-10: 8831762672
- ISBN-13: 9788831762670
Quando Puskin scrive il "Boris Godunov"d’intorno non vi sono che frantumi artistici. I grandi palcoscenicidesolatamente erano vuoti:dentro qualche vecchio attore ripeteva una vecchia opera ostentando un vecchissimo mestiere. Finita era ’epocadela tragedia neoclassica, marmorea ed intangibile: anch’essa ridottasi in frantumi. In frantumi giaceva ’artedel melò, a finzionedrammaturgica che volevadivertire ostendando piccole storiele, colori pastelo,damigele con cappelo munitodi veletta. In questo cumulodi arti andate a pezzi entra, come fosse un nuovo messia, "Boris Godunov". Cronacadrammatica, poesia per quinte e palcoscenico, romanzo per attori:difficile, se non impossibile, costringerlo in una categoria sola, nel’insiemedi un solo genere. Questo eccessivo, intemperante, astuto personaggio smuove e macerie ed occupa a scena.d’intorno appariranno: artifici smodati, gigantismi scenografici, scene-quadro e azionidi massa, sentimentalismi strepitati, effettidecorativi e particolari suoni metrici. Apparirà il nuovo teatro, a nuova narrativa, a nuova prosa in versi che animerà a Russia e,dela Russia, Mosca per almeno un trentennio. Opera sperimentale, aperta, scardinata nel suo stessodarsi, è un piccolo capolavoro volutamente sprovvistodi baricentro, trama fissa,di un andamento organizzato. Si procede, ala ettura, per ventitrè episodidistaccati che portanoda un uogo al’altro,da un tempo al’altro,dal’uno al’altro personaggio. Angolazionidifferenti, improvvise scene ampeggianti ediversi pianidi racconto risultano montati come avverrà soltanto in pieno Novecento. Opera moderna, prima che il mondo sia moderno, fu capolavoro non compreso appieno, che noi oggi non possiamo che apprezzare. Il nuovo teatro, a nuova etteratura, a nuova prosa in versi moltodebbono a Puskin ed al suo "Boris Godunov". A Mosca e non solo a Mosca.
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Quando Puskin scrive il "Boris Godunov"d’intorno non vi sono che frantumi artistici. I grandi palcoscenicidesolatamente erano vuoti:dentro qualche vecchio attore ripeteva una vecchia opera ostentando un vecchissimo mestiere. Finita era ’epocadela tragedia neoclassica, marmorea ed intangibile: anch’essa ridottasi in frantumi. In frantumi giaceva ’artedel melò, a finzionedrammaturgica che volevadivertire ostendando piccole storiele, colori pastelo,damigele con cappelo munitodi veletta. In questo cumulodi arti andate a pezzi entra, come fosse un nuovo messia, "Boris Godunov". Cronacadrammatica, poesia per quinte e palcoscenico, romanzo per attori:difficile, se non impossibile, costringerlo in una categoria sola, nel’insiemedi un solo genere. Questo eccessivo, intemperante, astuto personaggio smuove e macerie ed occupa a scena.d’intorno appariranno: artifici smodati, gigantismi scenografici, scene-quadro e azionidi massa, sentimentalismi strepitati, effettidecorativi e particolari suoni metrici. Apparirà il nuovo teatro, a nuova narrativa, a nuova prosa in versi che animerà a Russia e,dela Russia, Mosca per almeno un trentennio. Opera sperimentale, aperta, scardinata nel suo stessodarsi, è un piccolo capolavoro volutamente sprovvistodi baricentro, trama fissa,di un andamento organizzato. Si procede, ala ettura, per ventitrè episodidistaccati che portanoda un uogo al’altro,da un tempo al’altro,dal’uno al’altro personaggio. Angolazionidifferenti, improvvise scene ampeggianti ediversi pianidi racconto risultano montati come avverrà soltanto in pieno Novecento. Opera moderna, prima che il mondo sia moderno, fu capolavoro non compreso appieno, che noi oggi non possiamo che apprezzare. Il nuovo teatro, a nuova etteratura, a nuova prosa in versi moltodebbono a Puskin ed al suo "Boris Godunov". A Mosca e non solo a Mosca.