Beni comuni urbani - 9788891788849

Beni comuni urbani: Il volume ripercorre gli sviluppi delle differenti teorie aventi per oggetto i beni comuni, intesi nella loro variante urbana. Quali beni sono considerati "comuni" nei contesti urbani e da parte di chi? La loro gestione collettiva è in grado di determinare dei mutamenti rispetto al difficile rapporto fra amministrazione e cittadinanza? Quali effetti sono in grado di produrre sulla cittadinanza e sulle comunità delle città in cui vengono riconosciuti e gestiti? Questi alcuni degli interrogativi cui il volume intende fornire risposte. Il volume, suddiviso idealmente in due parti, ricostruisce nella prima le caratteristiche dello sfondo appena delineato per poi addentrarsi nei principali approcci teorici sui beni comuni. La seconda parte, di taglio empirico, si basa su casi di studio di due città italiane (Bologna e Napoli), e si propone di analizzare le caratteristiche dell'uso e della gestione dei beni comuni urbani alla luce dei riferimenti tracciati nella prima parte. Cosa sono dunque i beni comuni urbani? Come e da chi vengono utilizzati? Possono, e in che modi, avviare una ridefinizione dei rapporti fra cittadini e amministrazione locale? Quale ruolo ricoprono tali istituzioni nei confronti dei beni comuni urbani? Come possono queste pratiche fondate sull'agire collettivo incidere, in termini più generali, sui regimi democratici locali? Che possibilità consentono di praticare per contrastare i fenomeni politici e le dinamiche economiche alla base dell'attuale crisi? Questi alcuni degli interrogativi dai quali muove la ricerca contenuta nel presente volume e ai quali si è
The book traces the developments of the different theories of common goods, understood in their urban variant. What goods are considered "common" in urban contexts and by whom? Can their collective management bring about changes in the difficult relationship between administration and citizenship? What effects can they have on the citizenship and communities of the cities in which they are recognized and managed? These are some of the questions to which the book intends to provide answers. The volume, ideally divided into two parts, reconstructs in the first the characteristics of the background just outlined and then delves into the main theoretical approaches on common goods. The second part, empirical cutting, is based on case studies of two Italian cities (Bologna and Naples), and aims to analyze the characteristics of the use and management of urban common goods in light of the references drawn in the first part. So what are urban goods? How and by whom are they used? Can, and in what ways, initiate a redefinition of relations between citizens and local government? What role do these institutions play in urban common goods? How can these practices based on collective action affect, in more general terms, local democratic regimes? What are the possibilities of practicing to counter the political phenomena and economic dynamics underlying the current crisis? These are some of the questions from which the research contained in this volume moves and to which