Alberi maestri. Poesie e racconti - 9788893463881

Alberi maestri. Poesie e racconti: "Non sono necessarie troppe parole per presentare un libro che dichiara da sé, in modo comunicativo e diretto, il suo senso. La scrittura di Luisa Puttini Hall, qui alla sua quarta raccolta poetica, infatti rifugge da espressioni criptiche e arriva a chi legge con sincera chiarezza, come numerosi critici hanno osservato e come è attestato dai premi letterari che Luisa ha ricevuto [...] . Quattro racconti si alternano alle liriche; hanno anch'essi tra i protagonisti presenze arboree, ma sono più accorati; qui gli alberi osservano silenziosi, senza esprimere consolazione o sostegno, non sono al centro come maestri, piuttosto sono defilati come osservatori di situazioni dolorose che incalzano. È invece la solidarietà dell'autrice a lenire il dolore. Ciò è reso esplicito ne Il leccio, in cui la voce narrante in prima persona appartiene alla stessa narratrice intradiegetica, che ricostruisce nell'immaginazione possibili incontri e destini alternativi. Ma l'avvertiamo in ogni riga anche negli altri tre. Interessante è l'originale ambientazione, la documentazione e l'uso della seconda persona, infrequente in prosa, del racconto iniziale Pianosa. Ivan testimonia il particolare amore per la natura del Nord Europa e la conoscenza di usi e paesaggi. Il carpino, tratto dal romanzo Allergia, pubblicato nel 2013 per Mobydick Editore e tradotto in inglese da Susan Burns, colpisce per la scenografia fantascientifica e allegorica. Auguro buon viaggio a questo libro che sta per nascere." (dalla prefazione di Maria Letizia Grossi)
"It is not necessary to present a book that declares its meaning for itself, in a communicative and direct way. The writing of Luisa Puttini Hall, here in her fourth poetic collection, in fact eschews cryptic expressions and comes to those who read with sincere clarity, as many critics have observed and as it is attested by the literary awards that Luisa received [...] . Four stories alternate with lyrical; they also have tree presences among the protagonists, but they are more heartfelt; here the trees observe silently, without expressing consolation or support, they are not at the center as masters, rather they are strung as observers of painful situations that insist. Instead, it is the author's solidarity that soothes the pain. This is made explicit in The Leccio, in which the first-person narrator belongs to the same intradiegetic narrator, who reconstructs in the imagination possible encounters and alternative destinies. But we warn it in every row in the other three. Interesting is the original setting, documentation and use of the second person, infrequent in prosa, of the initial story Pianosa. Ivan testifies to the particular love for the nature of Northern Europe and the knowledge of customs and landscapes. The Carpino, based on the novel Allergy, published in 2013 for Mobydick Publisher and translated into English by Susan Burns, strikes for the sci-fi and allegorical set design. I wish a good trip to this book that is about to be born." (from the preface of Maria Letizia Grossi)