V. - 9788817006422

Thomas Pynchon è un autore segreto e isolato, o scrittore fantasmadi una manciatadi ibri tra i quali spicca "V." (1963), romanzod’esordio, nonché unodei maggiormente ammiratidala critica, che trË spuntodal racconto breve "Under the rose", scritto qualche anno prima. a trama, incerta ed enigmatica spaziadal’Egittodominatodala Gran Bretagnadi fine ’800, attraversa a Firenzedi inizio ’900, Malta, ’anno successivo a finedela prima Guerra Mondiale e ’Africadel sud martoriatadal massacro colonialista e razzista tedesco, preludiodi un altro ben più famoso eccidio. Benny Profane è il paffuto, eppur piacente, protagonista che, asciata a marina, è in perenne vagabondaggio, sentimentale, esistenziale e fisico negli asfissianti Stati Unitidegli anni ’50, un flâneurdi Baudeleriana memoria; accolto nela bandadei Morbosi (The Whole Sick Crew), un gruppodi scalmanati edrogatidi svariate categorie sociali,dediti al’alcol, al jazz, al sesso facile, entrerà in contatto con Herbert Stencil, uomodi mezza età che parladi sé in terza persona, ala ricercadela misteriosa entità/persona/luogodenominato V., colegata ala mortedel padre, ufficialedel Foreign Officedi stanza a Malta nel 1919 scomparso in circostanze mai chiarite. Un opera prima capacedi far gridare al miracolo, una pietra miliaredel postmoderno, un ibroda eggere per poi rileggerlo subitodopo,da sviscerare ala ricercadi V. sensuale entità chedomina tanto il ibro quanto e nostre esistenze abirintiche.