Monelli di carta. Da Collodi a Pistelli: genesi e sviluppo di un paradigma educativo - 9788884348005

Monelli di carta. Da Collodi a Pistelli: genesi e sviluppo di un paradigma educativo: Con Collodi irrompe nella letteratura italiana per l'infanzia un nuovo personaggio: Pinocchio, un monello guastafeste e birichino, che poco ha a che vedere con i bambini che popolavano i libri ottocenteschi per fanciulli. A questo fanciullo irriverente, destinato a morire impiccato per aver ceduto alle lusinghe del Gatto e della Volpe, viene invece data una seconda chance. È questa una novità assoluta, che scardina la stereotipata opposizione tra bambino buono e bambino cattivo, introducendo la possibilità che anche i monelli abbiano un cuore buono, pur sbagliando e fallendo. Ma, allora, che cosa permette il loro cambiamento? Come possono trasformarsi in ragazzini perbene? Sono queste le domande che si pone il volume, attraverso una rassegna di sei autori (Collodi, Cioci, Yambo, Momus, Vamba e Pistelli) - e dei loro relativi personaggi - che coprono un arco temporale che si estende tra gli anni Ottanta dell'Ottocento e le soglie del primo conflitto mondiale. Le risposte avranno esiti differenti: mentre i giovani protagonisti mutano e diventano sempre più simili a bambini reali, si assiste al crollo del sistema educativo ottocentesco, imperniato su valori e pratiche ritenute inefficaci. A essere messa in discussione, dunque, non è solo l'immagine dell'infanzia, ma anche le principali istituzioni educative coeve: famiglia, scuola e lavoro.
With Collodi bursts into Italian literature for children a new character: Pinocchio, a brat party pooper and fluffy, that has little to do with children who lived in the 19th century books for boys. In this irreverent child, destined to die hanged for having succumbed to the blandishments of the cat and the Fox, is given a second chance. Is this an absolute novelty, which undermines the stereotyped opposition between good child and bad child, introducing the possibility that even the kids have a good heart, while wrong and failing. But, then, what makes their change? How can they turn into little boys? These are the questions that arises on volume, through a review of six authors (Collodi, Cervantes, Yambo, Momus, Wamba and Pari)-and their related characters--covering a period that stretches between the 1880s and the thresholds of the first world war. The answers will have different outcomes: while young protagonists mutate and become more and more like real kids, we are witnessing the collapse of the educational system, based on values and practices deemed ineffective. To be called into question, therefore, is not only the image of childhood, but even the major contemporary educational institutions: family, school and work.