Marcello II Cervini (1501-1555). Riforma della Chiesa, Concilio, Inquisizione - 9788815137258

Marcello II Cervini (1501-1555). Riforma della Chiesa, Concilio, Inquisizione: Fondata su un'ampia indagine documentaria, questa biografia ricostruisce il percorso umano e religioso di Marcello Cervini, papa Marcello II nel 1555, nei decenni che fecero da sfondo al dilagare in tutta Europa della Riforma protestante e alla drammatica crisi allora vissuta dalla Chiesa di Roma. Alla corte di Paolo III, di cui fu segretario e consigliere, il Cervini affinò i suoi talenti sul terreno diplomatico, fino a diventare una figura chiave della politica curiale. Destinato a incarichi di altissima responsabilità, egli fu chiamato a presiedere le prime sessioni del concilio di Trento che, proprio grazie alla sua energica azione, avrebbero sancito la definitiva condanna delle dottrine d'oltralpe. Il cruciale ruolo politico e religioso che egli ebbe nel guidare i lavori dell'assemblea consente di cogliere i drammatici conflitti che percorsero l'assemblea conciliare e ne influenzarono gli esiti, anche alla luce del suo ruolo di fiduciario dei Farnese e di autorevole esponente della congregazione del Sant'Ufficio istituita nel 1542. Questa ricerca rivela la molteplicità di strategie elaborate in quei decenni cruciali da un personaggio la cui elezione papale parve segnare una svolta nella storia della Chiesa di Roma, per confluire poi nel tenace mito agiografico dell'austero riformatore sottratto da una morte subitanea al compito di realizzare l'incisivo rinnovamento delle istituzioni ecclesiastiche lungamente auspicato.
Founded on a broad documentary survey, this biography reconstructs the human and religious path of Marcello Cervini, Pope Marcellus II in 1555, in the decades that were the backdrop to the spread throughout Europe the Protestant Reformation and the dramatic crisis then lived by the Church of Rome. The Court of Paul III, of which he served as Secretary and Advisor, the diplomatic talents honed on the ground, Cervini until it became a key figure in the politics of the Curia. Designed to the highest responsibility assignments, he was called to preside over the first sessions of the Council of Trent, which, thanks to its energetic action, they would have sanctioned the final condemnation of the doctrines beyond the Alps. The crucial political and religious role he had in guiding the work of the Assembly allows to capture the tragic conflicts that wended Council Assembly and influenced the results, also in the light of its role as trustee of the Farnese and authoritative exponent of the Congregation of the Holy Office established in 1542. This research reveals the multiplicity of strategies in those crucial decades from a character whose papal election seemed to mark a turning point in the history of the Church of Rome, and merged then dogged reformer in the austere hagiographic myth subtracted from sudden death to the task of creating the incisor renewal of ecclesiastical institutions have long called for.