Ogni giorno è quel giorno - 9788867405985

Ogni giorno è quel giorno: "Si tratta di poesia "civile"... Di una poesia non tripudiante, in cui la prospettiva politica deve non dico ammettere, ma semplicemente constatare il fallimento e la sconfitta degli ideali che hanno animato l'operare della sinistra. In questo, il bilancio di Quattrucci è forse fin troppo drastico nella diagnosi di una perdita totale ('abbiamo perso tutto', è l'ultima frase del libro). È vero che per chi 'voleva tutto' non ci sono vie di mezzo, ma la storia dovrebbe per l'appunto insegnare che non c'è mai esito definitivo. (...) Quattrucci appare ben consapevole del rischio della nostalgia e del rammarico, ne discute apertamente e animatamente, rivendicando il fatto che il lavoro della memoria deve necessariamente contenere un risvolto doloroso ('dolore non è colpa tanto meno del ritorno: e rimpianto non è fuga o rifugio dopo il crollo: sentimento non è 'sentimentale'...'). Ma non sarà mai neppure un semplice 'come eravamo' sui bei tempi della giovinezza." (dalla prefazione di Francesco Muzzioli)
"This is poetry" civilian "... Tripudiante not a poem, in which the political perspective must not say admit, but simply to note the failure and defeat of the ideals that animated the work of the left. In this, the budget of Qandil is perhaps far too drastic in the diagnosis of a total loss (' we lost everything, it's the last sentence of the book). It is true that for those who ' wanted it all ' there is no middle ground, but history should indeed teach that there is never a definitive outcome. (...) Qandil is well aware of the risk of nostalgia and regret, discuss it openly and heatedly, claiming that the work of memory must contain a painful implication (' pain is not guilty, much less back: and regret is not escape or refuge after the collapse: sentiment isn't ' sentimental ' ... '). But it will never be even a simple ' as we were ' the good old days of youth. " (from the preface by Francesco Muzzioli)