L'odio della musica - 9788859206828

L'odio della musica: Il filosofo greco Teofrasto riteneva che il senso che apre più violentemente la porta alle passioni sia la percezione acustica: solo la musica è davvero lacerante per l'animo umano. Per Pascal Quignard il terrore e la musica sono inesorabilmente legati, e in un testo composto da dieci dense e poetiche riflessioni si interroga sulle relazioni che intercorrono tra musica e sofferenza sonora. Sentire è essere toccato a distanza: chi ascolta non è un interlocutore, è una preda che si consegna alla trappola. Ulisse legato all'albero della sua nave è "assalito" dalla melodia: la musica è un amo che afferra le anime e le conduce verso l'inconoscibile primigenio, verso la morte. Ma la musica, in quanto potere, si associa a qualunque altro potere: è intrinsecamente iniqua e asimmetrica. Udito e obbedienza sono intimamente legati, e il fascismo ha saputo fare dell'altoparlante il suo strumento principale per spingere l'uomo verso la distruzione. Come sentire la musica, qualsiasi musica, senza obbedirle? Come "disincantare" l'essere umano? L'espressione "odio della musica" vuole proprio indicare fino a che punto la musica può diventare detestabile per chi l'ha amata di più. Un classico su cui ogni appassionato del mondo sonoro dovrebbe fermarsi a riflettere.
The Greek philosopher Theophrastus believed that the direction that the door opens more violently the passions both acoustic perception: only the music is really heartbreaking for the human soul. For Pascal Quignard terror and music are inexorably linked, and in a dense, poetic text composed from ten reflections questions the relationships between music and sound suffering. Hear is touched at a distance: the listener is not an interlocutor is a prey that is devoted to the trap. Odysseus tied to the mast of his ship is "attacked" by the melody: the music is a hook that grabs the souls and leads them towards the unknowable first, to their deaths. But the music, because power is associated with any other power: it is inherently unequal and asymmetrical. Hearing and obedience are intimately linked, and fascism has been able to make the speaker his primary instrument to push the man toward destruction. Like hearing the music, any music without obey? As "disenchant" the human being? The expression "hate music" really wants to indicate how far music can become obnoxious to those who loved her most. A classic that every fan of the sound world should stop and think.